Nicola Raponi: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Nicola Raponi==
*Lo sviluppo dello spirito [[Ecumenismo|ecumenico]] nella seconda metà dell'Ottocento fu sicuramente favorito dalla consapevolezza dello scandalo che le divisioni confessionali comportavano nell'annuncio del Vangelo, non meno che dalla riflessione teologica sul patrimonio dottrinale delle Chiese e i principi essenziali della fede cristiana.<br>Il risveglio evangelico nelle Chiese protestanti, l'espansione missionaria della Chiesa cattolica e delle altre Chiese cristiane, l'emigrazione nelle Americhe e negli altri continenti misero a confronto i diversi modi di interpretare e vivere il Vangelo, i contenuti di fede, la vita liturgica ed ecclesiale.<ref>Da ''L'ecumenismo tra Ottocento e Novecento'', in AA.VV., ''Storia del cristianesimo 1878-2005'', vol. 2, ''La Chiesa e la modernità'', supplemento a ''Famiglia cristiana'', Periodici San Paolo, Milano, 2005, cap. 3, 3.1, pp. 65-66.</ref>
 
*La [[Chiesa anglicana]] ha svolto un ruolo determinante nel dialogo interconfessionale e nella promozione dell'ecumenismo sia attraverso le relazioni con le molteplici branche del protestantesimo mondiale, sia partecipando ai tentativi di avvicinamento tra le chiese, sia indirizzando la propria riflessione sul concetto di Chiesa universale e sull'esigenza di concorrere alla realizzazione dell'unità.<ref>''op. citata'', cap3. 2, p. 68.</ref>
 
*Nell'ambito della ''High Church'', cioè della Chiesa anglicana ufficiale, l'ideale ecumenico dell'unità della Chiesa fu portato avanti soprattutto dai teologi del movimento di Oxford. Partiti dall'analisi dei motivi di debolezza e di divisione esistenti nella Chiesa i teologi e gli autori dei ''Tracts'' passarono ad approfondire la vera dottrina sulla Chiesa nell'ambito della tradizione anglicana; la riflessione sulle note della Chiesa portò inevitabilmente a un confronto con la tradizione di Roma e dunque ad una ulteriore attenzione ai problemi dell'unità.<ref>''op. citata'', 3.2, p. 70.</ref>
 
==Note==