David Grossman: differenze tra le versioni
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*Non ridiamo più. C'è un silenzio prolungato, quasi terrificante. Vorremmo staccarci ma non ne siamo capaci, e negli occhi di entrambi si aprono altri schermi in profondità. Penso a come un attimo simile ricordi il momento della tragedia, dopo la quale niente sarà più come prima.
*Il bambino che a otto anni cercò di uccidersi in cantina -suicidarsi, lo chiamano- con la cinghia sottile e “multiuso” di suo padre. Siccome nessuno gli aveva spiegato come si fa a morire, si strinse la cinghia con forza intorno al cuore, ah, ah, si stese sul pavimento e attese la morte, in silenzio. Tutto questo perché aveva visto un vicino, un certo Surkis, che in canottiera, con la schiena pelosa e una sigaretta in bocca affogava due gattini in un secchio di latta, Così, tanto per fare. E mentre parlava con il padre del bambino, le bolle salivano. Dopo essere rimasto a lungo sdraiato sul pavimento della cantina, un tempo infinito come non gli era mai successo, vedendo che non era morto, il bambino si alzò e fece ritorno a casa. Si sedette in silenzio, stremato, a cenare con sua sorella e i genitori. Li sentì conversare, fece tutti i gesti di un bambino di otto anni e capì -vagamente, ma capì- che, anche se fosse morto, loro non l’avrebbero mai scoperto.
==''Qualcuno con cui correre''==
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