Howard Phillips Lovecraft: differenze tra le versioni

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====''L'estraneo''====
Infelice chi nell'infanzia ha soltanto memorie di paura e tristezza. Sventurato chi, volgendosi indietro, non vede che ore solitarie trascorse in sale vaste e malinconiche, tappezzate di lugubri tendaggi e file esasperanti di libri antichi, o in desolate veglie in boschi crepuscolari fitti di immensi alberi grotteschi coperti di erbe, che agitano silenziosi in alto i rami contorti.<br>Tal sorte gli dèi hanno riservato a me... A me: l'attonito, il deluso; l'abbandonato, l'infranto. Eppure, stranamente pago, mi aggrappo in modo patetico anche a questi ricordi appassiti negli attimi in cui la mente minaccia di soverchiarli per richiamare ''l'altro'' ricordo.
 
===''Nella cripta''===
Secondo me, non c'è nulla di più sciocco della convinzione che quello che è familiare sia necessariamente rassicurante, e si tratta addirittura di una convinzione tipica della psicologia di massa.
 
===''Finché tutti i mari...''===
L'uomo riposava su una roccia erosa dal vento, scrutando giù per la vallata. Sdraiato in quella posizione poteva vedere molto lontano, ma per tutto lo spazio non c'era il minimo movimento. Non si agitava nulla sulla distesa polverosa, su quel piano di sabbia formatosi dalla disintegrazione dei letti dei fiumi dove una volta scorrevano le acque della giovane Terra. C'era poco verde in quest'ultimo mondo, in questo stadio finale della prolungata presenza dell'umanità sul pianeta.
 
====''Tra le mura di Eryx''====