Ramón Gómez de la Serna: differenze tra le versioni

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*Il termine di un'esistenza può essere la contemplazione cenobita di alcuni seni, la contemplazione dell'eremita che prende nelle mani i seni di una donna e li guarda come scorgendo in essi tutta la menzogna della vita, visibile e palese. (p. 34)
*Nulla vidi, e pur vidi un seno penzolante, né grande né piccolo, degno di rappresentare i seni in un amore eterno.
 
==''Sghiribizzi''==
*Gli ussari indossano radiografie (p. 11)
*Lasciare sbottonato un [[bottone]] è indizio di franchezza e generosità. (p. 12)
*All'ombelico manca un [[bottone]]. (p. 12)
*Quando sulla nostra manica manca un [[bottone]], ci sentiamo disonorati. (p. 12)
*Non basta che ci caschi un [[bottone]]. Il peggio è quell'escrescenza di filo che rimane al suo posto. (p. 12)
*Al tempo delle tuniche le donne ebbero molto a soffrire, non essendo stati ancora inventati i [[bottoni]]. (p.13)
*La corsa d'un punto di [[calze|calza]] che si smaglia è la corsa più veloce che si conosca. (p. 13)
*Sulle terrazze la biancheria stesa intesse relazioni nuove. (p. 14)
*Le [[calze]] poste ad asciugare sono come l'ombra delle gambe. (p. 14)
*La compunzione del genuflettersi si dimezza, se mettiamo un fazzoletto sotto il ginocchio. (p.16)
*Il [[fazzoletto]] di seta è l'addio di una carezza. (p. 16)
*Udendo il camiciaio che c chiede se ci servano anche [[calze|calzini]], i nostri piedi diventano rossi. (p. 17)
*L'uomo che si attacca un [[bottone]] dimentica di fare il nodo al filo e perde iil [[bottone]]. (p. 18)
*Il [[bottone]] che perdiamo nell'uscire di casa, e che siamo costretti a farci cucire, forse ci salva da un incidente ch'era preparato per noi, se fossimo usciti in tempo. (p. 312)
 
==[[Incipit]] di alcune opere==