Valerio Caprara: differenze tra le versioni

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'''Valerio Caprara''' (1946 – vivente), docente e critico cinematografico e docente italiano.
 
==Citazioni di Valerio Caprara==
*All’ultima Mostra di Venezia suscitò l’applauso più vibrante, ma la giuria lo ignorò perché Hayao Miyazaki era già titolare di un Leone d’oro alla carriera. «[[Ponyo sulla scogliera]]» rappresenta comunque una svolta nell’opera del maestro dell’animazione giapponese: la tecnica resta quella artigianale del disegno a mano, ma la vicenda assume un carattere più infantile e favolistico rispetto ai capolavori precedenti («[[La città incantata]]», «[[Il castello errante di Howl]]»).<ref name="Ponyo">InDa ''Miyazaki e la pesciolina che volle farsi umana'', da ''Il Mattino'', 21 marzo 2009.</ref>
*{{NDR|In ''[[Ponyo sulla scogliera]]''}} La delicatezza del tocco è fuori discussione, i personaggi sono deliziosi, la colonna sonora vanta ispirazioni colte (anche se esagera con le vezzose canzoncine) e non mancano le stoccate ambientaliste. Il buon Miyazaki tiene a trasmettere agli adulti il suo senso anti-fondamentalistico della ‘’giapponesità’’"giapponesità" e a rivendicare una visionarietà svincolata dai canoni occidentali, correndo peraltro il pericolo di essere percepito solo dai bambini.<ref>In ''Miyazakiname="Ponyo" e la pesciolina che volle farsi umana'', da ''Il Mattino'', 21 marzo 2009.</ref>
*Provo un estremo fastidio quando si parla di napoletanità. Essa esiste quando non la si individua, non la si isola in provetta e non la si esalta. È la storia impareggiabile di questa città. È la storia anche dei misteri, della morbosità, delle contraddizioni, della violenza, delle irrisioni. Quando la napoletanità diventa tronfia ed arrogante, un surrogato della retorica di regime, sia di sinistra, di destra che di centro, mi appare in tutta la sua miseria ed indeterminatezza culturale. Non mi piace quando viene sistematizzata, ma quando viene inseguita, quando ti contraddice, ti prende alle spalle per una sensazione, una verità carnale, di clima o di paesaggio. Oggi, con l'avvenuta trasmigrazione delle menti e dei corpi, è difficile vagheggiarla come si faceva una volta. Tanto vale trovarla nel rischio di vivere, di pensare e di cercare a [[Napoli]] questa grande emozione.<ref>In ''Napoli. Voci per una città'', a cura di Enzo Marzano e Antonella Ciancio, Adriano Gallina Editore, Napoli, stampa 1994, p. 107.</ref>
*{{NDR|Napoli}} Una romantica rovina da ripensare continuamente. Una splendida festa di sole, di mare e di morte. Immagine, quella della mia città, che fugge via, si avviluppa, si trasforma, si strazia, s'imbelletta, provoca ed eccita incarnandosi in figurazioni anarchiche, aggressive, imprevedibili, irridenti.<ref>Citato più estesamente in Giuliana Gargiulo, ''Napoli è'', Alfredo Guida Editore, Napoli, 1997., ISBN 88-7188-168-0, [https://books.google.it/books?id=Qrj9YPpN-QYC&lpg=PA25&dq=&pg=PA26#v=onepage&q&f=false p. 26]. ISBN 88-7188-168-0</ref>
 
==Note==
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==Altri progetti==
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{{DEFAULTSORT:Caprara, Valerio}}
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