Paolo Grossi: differenze tra le versioni

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==''Mitologie giuridiche della modernità''==
* Il giurista è un cercatore d’ordine, un tessitore d’[[ordine]], un tessitore d’ordine, perché il diritto è essenzialmente scienza ordinante; egli si sforza di individuare e segnare la ragnatela dell’ordine che soggiace, invisibile ma reale, al di sotto della incomposta rissa delle cose. (pag. 127)
 
* Il guaio per il giurista è troppo spesso quello di dimenticare che maneggia del materiale storicissimo e che i risultati da lui conseguiti, anche se validi, sono ''relativi'', relativi a certi luoghi, a certi tempi, a certi stadii di civiltà storiche, debbono cioè essere fissati con la disponibilità a variarli in ragione della loro naturale elasticità. Il guaio per il giurista è la tentazione – intensa in ogni ordinatore – a immobilizzarsi e assolutizzarli, una tentazione che è pressoché costante nel cultore d’un diritto positivo, avvezzo a separare e isolare il ''punto'' minimo del suo oggetto d’indagine, il diritto vigente, dalla lunga ''linea'' storica nel cui alveo si còlloca e si giustìfica. (pag. 128)