Andrea De Carlo: differenze tra le versioni

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*Maria Chiara ha detto «i [[Cavallo|cavalli]] sono molto diversi tra loro?» […] «Di carattere?»<br>«Incredibilmente diversi» ho detto. «Come le persone, più o meno.» Ero grato alla sua curiosità non prevedibile; mi sentivo più leggero, percorso da nuova elettricità. […] «Hanno un solo codice, e abbastanza forte, ma appena guardi sotto la superficie, c’è una complicazione sorprendente di rapporti e di combinazioni».<br>«Sì?» ha detto lei; la luce nel suo sguardo mi faceva quasi male.<br>«Sì» ho detto, e non ero neanche sicuro che le interessasse davvero, ma andavo avanti comunque. Ho detto «Lo scopri quando devi metterli insieme in uno stesso recinto». […]«Non parliamo di quando devi cercare di accoppiarli». Mi sembrava di muovermi in un campo minato, dove un solo passo o una sola parola potevano risultare fatali; ma era un campo morbido nello stesso tempo, invitava ad attraversarlo. Ho detto «Hanno una varietà straordinaria di ragioni caratteriali e fisiche per piacersi o non piacersi. Può essere il colore del pelo o la rapidità o la lentezza, o l’attaccamento della coda, o il modo di accostarsi all’acqua o di piegare il collo, non so.» […]«Basta per farli diventare nemici inavvicinabili, o per attrarli con tanta intensità che non riesci più a separarli.»<br>Lei ha detto «Davvero?», sembrava stupita dal mio modo di parlare e forse da quello che dicevo.<br>Ho detto «Sì». […] «Diventano pazzi, se solo provi a separarli. Cominciano a correre tutto intorno al recinto e a nitrire con la testa alta e le orecchie dritte e le narici dilatate, sono capaci di saltare qualunque recinzione. Di buttarla giù, anche». […] «Dal di fuori se non ne sai niente ti sembra che un cavallo sia un cavallo, più o meno, e che anche per loro dovrebbe essere la stessa cosa, e invece ci sono mille motivi follemente intensi e sottili che fanno la differenza tra uno e l’altro.»<br>«E tu riesci a vederli?» ha detto lei, mi guardava fisso.<br>«A volte riesco a intuirli» […] «Ma non sempre.» […] «Non sono cose evidenti, se non sei quello specifico cavallo o quella specifica cavalla.»
===[[Explicit]]===
Ho ingranato la prima e ho girato il violantevolante e sono andato verso il cancello; ho fatto un gesto di saluto ad Anna attraverso il vetro del finestrino, con tutta la riconoscenza e la debolezza e l'inutilità e l'ansia e il rimorso e la noia e la memoria di cui ero capace. Ero già al cancello e già sulla strada per la città, già in corsa folle verso il momento.
 
==''Yucatan''==