Al-Ghazali: differenze tra le versioni

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*E nient'altro se non le redini della speranza condurrà nelle vicinanze del Misericordioso e alla gioia dei Giardini.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro delle religioni'', traduzione di Anna Carbone, Gribaudo, 2017, p. 279. ISBN 9788858015810</ref>
*Gesù disse: 'I cattivi teologi sono simili a una pietra caduta davanti a una sorgente d'acqua: essa non assorbe acqua, ma neppure lascia che l'acqua giunga alle coltivazioni. Cattivi teologi sono i dottrinari di questo mondo; essi si sono posti sulla Via che conduce alla vita ultima, e tuttavia né avanzano né lasciano avanzare gli uomini verso Dio. I cattivi teologi sono come un pozzo di liquame, mefitico all'interno, ma con una copertura ben verniciata; sono come sepolcri imbiancati, dipinti all'esterno ma pieni d'ossa di morti all'interno'. Dissero a Gesù: 'Quali sono gli uomini che suscitano i biasimi maggiori?' Egli disse: 'Sono gli uomini saggi che cedono: quando un saggio cede, il suo peccato fa cedere un altro saggio'. (''La vivificazione delle scienze religiose'' ''Îhyâ 'ulûm âlDîn'')<ref>Mandel p. 177</ref>
*Gesù disse: 'Chi trasmette un sapere eccelso e non mette in atto la saggezza in esso contenuta, è come un'adultera clandestina, la cui vergogna vien tradita da un ventre gravido'.
 
*Gesù disse: 'Colui che ricerca il mondo terreno è simile a colui che beve dal mare: più beve e più è assetato, sinché alla fine ne muore'.
*Gesù disse: 'Come mai venite da me con abiti da asceta ma con cuore da lupi? Indossate pure abiti regali, ma nutrite il vostro cuore con il timor di Dio e la sottomissione a Lui'.
*I maestri spirituali hanno insegnato che il mondo terreno è il campo ove si semina per la vita eterna, il cuore è come la terra, la fede come il granello gettato nel cuore e gli atti d'obbedienza a Dio sono tal quali la vangatura e la pulizia del suolo, lo scavo dei canali e la conduzione di acqua ad essi; il cuore infatuato per i beni terreni e in essi immerso è come il suolo paludoso in cui il seme non cresce; il giorno della Resurrezione è il giorno della mietitura; ciascuno raccoglierà soltanto ciò che avrà seminato e non crescerà messe se non dal seme della fede.<ref>Da ''Scritti scelti'', a cura di L. Veccia Vaglieri e R. Rubinacci, Utet, Torino, 1986; citato in ''Lunario dei giorni di quiete. 365 giorni di letture esemplari'', a cura di [[Guido Davico Bonino]], prefazione di [[Claudio Magris]], Einaudi, Torino, 1997, p. 254. ISBN 8806147234</ref>
*{{NDR|A chi gli domandava come avesse potuto raggiungere un così grande sapere rispondeva}} In questo modo, ch'io non ebbi mai onta né vergogna di domandare agli altri ciò che io non sapevo.<ref>Citato in [[Saˁdi]], ''Il roseto'', traduzione di Italo Pizzi, volume secondo, Carabba, Lanciano, 1917, p. 158.</ref>