Africa addio: differenze tra le versioni

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'''''Africa addio''''', film documentario del 1966, regia di [[Gualtiero Jacopetti]] e [[Franco Prosperi]].
 
==[[Incipit]]==
*L'[[Africa]] dei grandi esploratori, l'immenso territorio di caccia e di avventura che intere generazioni di giovani amarono senza conoscere, è scomparso per sempre. A quell'Africa secolare, travolta e distrutta con la tremenda velocità del progresso, abbiamo detto addio. Le devastazioni, gli scempi, i massacri ai quali abbiamo assistito, appartengono a un'Africa nuova, a quell'Africa che seppure riemerge dalle proprie rovine più moderna, più razionale, più funzionale, più consapevole, sarà irriconoscibile. D'altronde il mondo corre verso tempi migliori. La nuova America sorge sopra le tombe di pochi bianchi, di tutti i pellirossa e sulle ossa di milioni di bisonti. La nuova Africa risorgerà lottizzata sulle tombe di qualche bianco, di milioni di negri e su quegli immensi cimiteri che una volta furono le sue riserve di caccia. L'impresa è così moderna e attuale che non è il caso di discuterla sul piano morale. Questo film vuole soltanto dare un addio alla vecchia Africa che muore e affidare alla storia il documento della sua agonia. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
 
==Frasi==
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*L'[[Africa]] dei grandi esploratori, l'immenso territorio di caccia e di avventura che intere generazioni di giovani amarono senza conoscere, è scomparso per sempre. A quell'Africa secolare, travolta e distrutta con la tremenda velocità del progresso, abbiamo detto addio. Le devastazioni, gli scempi, i massacri ai quali abbiamo assistito, appartengono a un'Africa nuova, a quell'Africa che seppure riemerge dalle proprie rovine più moderna, più razionale, più funzionale, più consapevole, sarà irriconoscibile. D'altronde il mondo corre verso tempi migliori. La nuova America sorge sopra le tombe di pochi bianchi, di tutti i pellirossa e sulle ossa di milioni di bisonti. La nuova Africa risorgerà lottizzata sulle tombe di qualche bianco, di milioni di negri e su quegli immensi cimiteri che una volta furono le sue riserve di caccia. L'impresa è così moderna e attuale che non è il caso di discuterla sul piano morale. Questo film vuole soltanto dare un addio alla vecchia Africa che muore e affidare alla storia il documento della sua agonia. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
*L'Europa ha fretta di andarsene, e in punta di piedi, anche se, a conti fatti, ha dato a sé più di quanto ha preso. L'Europa, il continente che ha tenuto l'Africa a bada, non ce la fa più con questo grosso bambino nero, cresciuto troppo in fretta, che frequenta i cattivi compagni, e che per di più la mette in croce perché ha la pelle bianca. E così, lo abbandona, ancora inquieto e immaturo proprio nel momento in cui avrebbe tanto bisogno di lei. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
*La terra ai valorosi Mau-Mau! Amnistia per tutti i Mau-Mau! [[Jomo Kenyatta|Kenyatta]] li proclama eroi nazionali. Motivazioni: Per il trionfo dell'Uhuru, voluta da negri e negata dai bianchi, hanno ammazzato ventisette bianchi e cinquemila negri. Kenyatta annuncia che, oltre l'imperitura gratitudine della nazione, i Mau-Mau riceveranno come premio le terre e le case dei coloni bianchi, nelle quali compirono le loro imprese. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
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*La guerra dei [[Hutu|Bahutu]] contro i [[Tutsi|Watussi]] non è altro che una persecuzione razzista fomentata a scopo politico dalla presenza della propaganda cinese nello stato del Ruanda-Urundi. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
*I Watussi erano un millenario popolo di pastori. Ora è un popolo di superstiti che continua a fuggire verso l'ignoto, inconsapevole e sgomento. È un popolo che non c'è più. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
*{{NDR|Sul Sudafrica}} Ci siamo appena lasciati alle spalle un Africa che va scomparendo e subito entriamo in un Africa già scomparsa. La frattura è mieta come una crepa. Di là confusione e morte indiscriminata, di qua ordine e vita discriminata. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
*Al grido universale che reclama "L'Africa agli africani", i sudafricani rispondono: "Qui non è Africa." E almeno questo è vero. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
*{{NDR|Sul Sudafrica}} Se non è Africa, non è neppure Europa né America. Non è niente che possa dar senso a un'espressione geografica. Non è un miraggio africano perché esiste nel luogo e nel tempo. Non è una terra promessa perché gliene mancano i requisti biblici. Non resta che definirlo un miracolo, un paesante miracolo compiuto in tre secoli da un popolo perseguitato che volle provare che soltanto il suo Dio era quello giusto. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
*[[Moise Ciombe]] ritorna dall'esilio come liberatore, padre della patria, e inviato speciale dell'ONU. Il Congo è per tre quarti in mano dei ribelli e dei comunisti. Ciombe promette di far piazza pulita in tre mesi. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}
*La propaganda insegna ai Simba a colpire l'uomo bianco soprattutto nel suo Dio, un Dio dalla pelle bianca responsabile della secolare superbia dei suoi fedeli. ('''narratore''') {{NDR|voce fuori campo}}