Grey's Anatomy (seconda stagione): differenze tra le versioni

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==Episodio 3, ''Una giornata da dimenticare''==
 
*I chirurghi sono dei maniaci ossessivi. Con un bisturi in mano... ti senti inarrestabile. Non provi più paure, né dolore. Ti senti come un gigante forte e invincibile. Ma poi esci dalla sala operatoria e tutta quella perfezione e quell'autocontrollo perdono di significato. [...] Perdere il controllo non piace a nessuno ma per un chirurgo... non c'è niente di peggio. È un segno di debolezza, di non essere all'altezza. Eppure ci sono momenti in cui proprio non riesci a farne a meno, in cui il mondo smette di girare e ti accorgi che il tuo piccolo bisturi luccicante stavolta non potrà salvarti. Per quanto ci si affanni per evitarlo, a volte si cade. E fa paura da morire... a meno che..questo precipitare verso il fondo non diventi l'occasione per i tuoi amici di afferrarti e salvarti. ('''Meredith''')
 
*'''Derek''': Meredith? Meredith? <br />'''Meredith''': {{NDR|Piangendopiangendo}}: No... ti prego, ti prego, non dire niente. <br />'''Derek''': Ok. <br />'''Meredith''': È solo che sono esausta. Mia madre mi sta sfinendo, poi quello che è successo a Cristina... e anche tu. Odiare te è la cosa che più mi sfinisce. E non voglio odiarti. Non posso.
 
==Episodio 4, ''Negare, negare, negare''==
*La chiave per sopravvivere quando sei uno [[medico specializzando|specializzando]] in chirurgia è negare. Neghiamo di essere stanchi, neghiamo di avere paura, neghiamo di cercare il successo a tutti i costi. E, cosa più importante, neghiamo che stiamo negando. Noi vediamo solo quello che vogliamo vedere e crediamo solo a quello che vogliamo credere. E funziona. Mentiamo così tanto a noi stessi che dopo un po' le menzogne cominciano a sembrare realtà. Mentiamo così tanto che non sappiamo più riconoscere la verità, neanche quando l'abbiamo di fronte [...] A volte la realtà ha un modo tutto suo assolutamente inaspettato di presentarsi e quando la diga cede la sola cosa che si può fare è nuotare. Il mondo della finzione è una prigione, non un posto dove mettersi al sicuro. Non possiamo mentire a noi stessi troppo a lungo. Siamo stanchi. Siamo impauriti. E negare non cambia la realtà. Prima o poi dobbiamo disfarci del nostro negare e guardare in faccia la realtà, sfidandola a duello. Negare, negare, negare. Negare l'evidenza rischia di farci perdere di vista la realtà. ('''Meredith''')
 
*La chiave per sopravvivere quando sei uno specializzando in chirurgia è negare. Neghiamo di essere stanchi, neghiamo di avere paura, neghiamo di cercare il successo a tutti i costi. E, cosa più importante, neghiamo che stiamo negando. Noi vediamo solo quello che vogliamo vedere e crediamo solo a quello che vogliamo credere. E funziona. Mentiamo così tanto a noi stessi che dopo un po' le menzogne cominciano a sembrare realtà. Mentiamo così tanto che non sappiamo più riconoscere la verità, neanche quando l'abbiamo di fronte [...] A volte la realtà ha un modo tutto suo assolutamente inaspettato di presentarsi e quando la diga cede la sola cosa che si può fare è nuotare. Il mondo della finzione è una prigione, non un posto dove mettersi al sicuro. Non possiamo mentire a noi stessi troppo a lungo. Siamo stanchi. Siamo impauriti. E negare non cambia la realtà. Prima o poi dobbiamo disfarci del nostro negare e guardare in faccia la realtà, sfidandola a duello. Negare, negare, negare. Negare l'evidenza rischia di farci perdere di vista la realtà. ('''Meredith''')
 
==Episodio 5, ''Il potere del dolore''==