Saverio Raimondo: differenze tra le versioni

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*La stand-up comedy sicuramente non è un genere preciso, è un macro-mondo vasto e sfumato, che raccoglie cose tra loro distanti. All'interno di essa ci sono sia Jerry Seinfeld che Doug Stanhope, due persone con contenuti e linguaggio opposti, che arrivano a pubblici diversi. Seppur in zone confinanti con altri territori della comicità, all'interno della stand-up ci sono Emo Philips, Bo Burnham... {{NDR|«O [[Adam Sandler]].»}} Assolutamente, ma pure [[Jim Carrey]], anche se nel suo caso la definizione sarebbe un po' limitativa. Non è un genere netto, con regole precise e bordi ben segnati, bensì una tradizione comica molto sfumata. È un blob, un poligono irregolare.
*La mia [[nerd]]itudine si è sempre espressa nell'essere spettatore di molta comicità, attraverso film, libri, programmi e spettacoli live. Dico sempre che il miglior modo per imparare è assorbire, per essere grandi comici bisogna essere grandi spettatori.
 
{{Int2|''[https://www.vice.com/it/article/wjv9ym/intervista-a-saverio-raimondo Prendere l'arte sul serio genera mostri - Intervista a Saverio Raimondo]''|Intervista di Giacomo Stefanini, ''Vice.com'', 9 luglio 2019}}
*Rispetto alla traducibilità della stand-up comedy italiana, c'è un limite con cui il comico italiano deve fare i conti quando si confronta con l'estero: l'Italia, forse anche giustamente, è spesso vista dall'estero come un paese ''etnico''. Lo [[stereotipo]] degli italiani, quello della [[pizza]], della [[Piaggio Vespa|Vespa]] e della [[mamma]], è ancora fortissimo. ''To Rome With Love'' di Woody Allen, che ci ha fatto tutti inorridire perché è un film pieno di [[cliché]] da [[turisti]], è in realtà la fotografia perfetta di come è vista l'Italia dall'estero. Per capire come ci vedono gli americani, per esempio, possiamo pensare a come noi consideriamo i paesi del Medio Oriente, o dei Caraibi. Quindi secondo me un comico italiano che vuole parlare all'estero dovrà fare i conti anche con questa "etnicità".
*Essendo un comico satirico e parlando principalmente di cose marce e che non funzionano, [[Roma]] è uno dei miei argomenti prediletti. [...] Per esempio, secondo me il [[Colosseo]] e i Fori Romani sono l'anticamera dell'emergenza [[rifiuti]] di oggi. Del resto che cosa sono se non i rifiuti dei [[Civiltà romana|fasti imperiali]]? I Fori Romani sono l'abbandono di rifiuti ingombranti da parte dell'Impero Romano: colonne e capitelli abbandonati per secoli nel centro di Roma senza che l'AMA li rimuovesse, e ora i [[giappone]]si vengono a fotografarli.
*La stand up in Italia è nata a Roma, [...] molti stand up comedian italiani sono romani o abitano nei dintorni di Roma. Secondo me il motivo è che è un po' come la [[New York]] pre-[[Rudolph Giuliani|Giuliani]]: una città piena di disagio, invasa dalla spazzatura, in cui si vive un malessere che ha fatto da brodo primordiale per il tipico "umorismo del disagio" da stand up comedy.
*Sulla questione della comicità come forma d'arte, la risposta ha due facce. Fare l'artista non è poi così diverso da fare un qualunque altro lavoro: anche l'artista ha le sue scadenze, il commercialista, la dichiarazione dei redditi... insomma, è un [[lavoro]]. Da sempre i comici italiani a un certo punto della loro carriera cercano la legittimazione. C'è chi arriva perfino a leggere [[Dante Alighieri|Dante]] {{NDR|[[Roberto Benigni]]}} o a [[Movimento 5 Stelle|fondare partiti politici]] {{NDR|[[Beppe Grillo]]}} per trovare un po' di legittimazione! Invece un comico deve essere illegittimo. Quindi, ecco, sì, sono un artista, ma proprio per questo non vado preso sul serio.
 
==Note==