David Thomson (storico): differenze tra le versioni

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*[[Léon Gambetta|Gambetta]] fu l'erede diretto della tradizione rivoluzionaria e, malgrado il suo ingegno eccentrico e sconcertante, contribuì, forse ancor più di Thiers, a impiantare la Terza Repubblica su vaste basi democratiche e ad infondere in essa gli ideali democratici. (cap. 1, La tradizione rivoluzionaria, p. 38)
 
*La voce più potente della destra, negli anni fra il 1890 e il 1910, fu quella di [[Maurice Barrès]], i cui romanzi più notevoli apparvero appunto in quegli anni: il suo fascino si esercitò su uomini di qualsiasi partito e setta, ravvivando in loro il patriottismo e lo spirito nazionalistico. (cap. 4, La visione nazionale, p. 163)
 
*In occasione della sua prima grande rivista a Longchamps il 14 luglio 1886 (anniversario della presa della Bastiglia), [[Georges Boulanger|Boulanger]] fu acclamato come un idolo popolare: egli era il beniamino delle folle, che stava dando al popolo un esercito popolare e un ispirato esempio di guida repubblicana. Divenne l'eroe delle riviste teatrali, oltre che di quelle militari, e nei caffè-concerto si presero a cantare le sue lodi. Nessuno, dal tempo di Gambetta, era riuscito così bene a conquistare l'immaginazione e il cuore della gente comune. Si venne creando una ''mystique'' del boulangismo. La popolarità di Boulanger dipendeva in parte dal fatto che il nuovo esercito modello significava una possibilità di ''revanche''<ref>Rispetto all'esito della guerra franco-prussiana del 1870-71.</ref>. E questo era il punto cruciale. (cap. 4, La visione nazionale, pp. 168-169)