Teatro: differenze tra le versioni

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*Mi annoia il teatro: ogni sera alla stessa ora, ogni volta lo stesso testo, ogni virgola lo stesso gesto. ([[Rossella Falk]])
*Mi dissero bugie durante i primi tredici anni della mia vita. Ma non ammetto più che mi si menta. Quando penso alle facce della gente che applaudiva Hitler e le sue pazzie, quando penso a quegl'uomini trasformati in bestie e scatenate come bestie nel mondo, allora io mi attacco al mio lavoro, perché il teatro è un mondo autonomo e morale, morale. (''[[I sequestrati di Altona]]'')
*Non ero (e non sono) ancora mai stato a teatro. Per me il teatro era solo quello d'opera, il "Margherita" a Bari, l'Arena a Verona, a Roma "Caracalla", il "Politeama" di Lecce. Mi ci portavano i genitori, appassionati di lirica, quando andavamo in villeggiatura. Il teatro era cantato. Lo vedevo e soprattutto lo ascoltavo in radio. Ignoravo il teatro di prosa. E non ho mai più smesso di ignorarlo. ([[Carmelo Bene]])
*Oggi, il teatro, privo di concetto, di modelli, di forme, malato del comune contagio de'subiti guadagni e delle subite glorie, brancola e barcolla come un briaco od un esanime; ed anche allorquando crede d'esser naturale è artefatto, quando crede essere scuola è appena trastullo, quando pensa d'essere originalmente italiano pute servilmente di francese. Esso dà lampi perché in tutti i tempi qualcosa lampeggiò sempre in Italia, ed anche il decrepito seicento s'apre con [[Galileo Galilei|Galileo]] e si chiude con Testi e con [[Vincenzo da Filicaja|Filicaja]]; e [[Paolo Giacometti|Giacometti]] e [[Giuseppe Ferrari|Ferrari]], e il lacrimato [[Teobaldo Cicconi|Cicconi]] e lo sviato [[Leone Fortis|Fortis]] potrebbero formare nucleo e corona; ma teatro, teatro veramente nazionale, veramente morale, veramente artistico, non v'è in [[Italia]]. ([[Giuseppe Guerzoni]])
*Per me il teatro è una chiave per offrire speranza, mettendo al centro l'impetuosa importanza della trasmissione del pensiero. Come accade nelle lezioni di Louis Jouvet, uno dei più grandi attori e registi francesi del Novecento, nel rapporto fra maestro e allieva. ([[Toni Servillo]])
*Nel teatro esiste solo un artista: l'autore del testo drammatico. Esiste una sola vocazione: quella del poeta. Esiste una sola realtà drammatica: il testo. Tutto il resto – il complesso spettacolare, questo complesso non sostituibile, fondamentale perché il teatro si crei ed il testo non resti letteratura – è un problema di "mestiere" non più di arte. ([[Maurizio Grande]])
*Nel teatro la parola è doppiamente glorificata: è scritta, come nelle pagine di Omero, ma è anche pronunciata, come avviene fra due persone al lavoro: non c'è niente di più bello. ([[Pier Paolo Pasolini]])
*Non ero (e non sono) ancora mai stato a teatro. Per me il teatro era solo quello d'opera, il "Margherita" a Bari, l'Arena a Verona, a Roma "Caracalla", il "Politeama" di Lecce. Mi ci portavano i genitori, appassionati di lirica, quando andavamo in villeggiatura. Il teatro era cantato. Lo vedevo e soprattutto lo ascoltavo in radio. Ignoravo il teatro di prosa. E non ho mai più smesso di ignorarlo. ([[Carmelo Bene]])
*Non sarà sembrato che dicessi che il teatro è finito, vero? Ci sono dei grandi artisti che continuano a lavorarci, ma non è più collegato alla centrale elettrica principale. Il teatro resiste come un divino anacronismo; come l'opera lirica e il balletto classico. Un'arte che è rappresentazione più che creazione, una fonte di gioia e di meraviglia, ma non una cosa del presente. ([[Orson Welles]])
*Oggi, il teatro, privo di concetto, di modelli, di forme, malato del comune contagio de'subiti guadagni e delle subite glorie, brancola e barcolla come un briaco od un esanime; ed anche allorquando crede d'esser naturale è artefatto, quando crede essere scuola è appena trastullo, quando pensa d'essere originalmente italiano pute servilmente di francese. Esso dà lampi perché in tutti i tempi qualcosa lampeggiò sempre in Italia, ed anche il decrepito seicento s'apre con [[Galileo Galilei|Galileo]] e si chiude con Testi e con [[Vincenzo da Filicaja|Filicaja]]; e [[Paolo Giacometti|Giacometti]] e [[Giuseppe Ferrari|Ferrari]], e il lacrimato [[Teobaldo Cicconi|Cicconi]] e lo sviato [[Leone Fortis|Fortis]] potrebbero formare nucleo e corona; ma teatro, teatro veramente nazionale, veramente morale, veramente artistico, non v'è in [[Italia]]. ([[Giuseppe Guerzoni]])
*Penso che il [[cinema]] sia molto più bello del teatro. Sono rimasto incastrato nel mio destino. ([[Gabriele Lavia]])
*Per fare teatro, occorre avere l'entusiasmo della menzogna. ([[Jules Renard]])
*Per me esiste solo il teatro della morte o quello della vita. Il primo annoia mortalmente. Non credo nella divisione in generi. ([[Alessandro Benvenuti]])
*Per me il teatro è una chiave per offrire speranza, mettendo al centro l'impetuosa importanza della trasmissione del pensiero. Come accade nelle lezioni di Louis Jouvet, uno dei più grandi attori e registi francesi del Novecento, nel rapporto fra maestro e allieva. ([[Toni Servillo]])
*Per noi attori il cinema è un compromesso, lo accettiamo per diventare più popolari e far venire la gente a teatro, che è il nostro vero habitat. ([[Rocco Papaleo]])
*Quando entri in un meccanismo come quello del [[cinema]], è estremamente difficile uscirne. Il teatro rimane uno dei cardini principali nel cinema, la mia esperienza teatrale rimane un fatto fondamentale. È stata la base. ([[Charlotte Rampling]])