Nadia Murad: differenze tra le versioni

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*Oggi nel mondo, gli yazidi sono soltanto un milione. Da quando sono nata - e sicuramente da molto tempo prima che nascessi - la nostra religione è ciò che ci definisce e ci tiene uniti come comunità. D'altro canto, ci ha resi anche oggetto di persecuzioni da parte di gruppi più vasti, dagli ottomani ai baathisti di Saddam, che ci hanno attaccati o hanno tentato di costringerci a giurare loro fedeltà. Hanno umiliato la nostra religione sostenendo che venerassimo il diavolo o che fossimo sporchi, e pretendendo che rinunciassimo alla nostra fede. Noi yazidi siamo sopravvissuti a innumerevoli serie di attacchi volti ad annientarci, ucciderci o costringerci alla conversione, o semplicemente a cacciarci dalle nostre terre e derubarci di tutto. Prima del 2014 queste forze esterne avevano tentato di distruggerci settantatré volte. Chiamavamo tali attacchi contro di noi con il termine ottomano ''firman'' prima di imparare la parola «genocidio». (pp. 10-11)
*Gli iracheni, in particolare gli yazidi e altre minoranze, sono bravi a adattarsi alle nuove minacce. È indispensabile se si vuole tentare di vivere qualcosa di simile a una vita normale in un paese che sembra in sfacelo. (p. 17)
*Gli yazidi non sposano persone di altre religioni, né è consentita la conversione allo yazidismo, e le grandi famiglie sono sempre state il miglior antidoto all'estinzione. (p. 20)
*Gli yazidi credono che Dio, prima di forgiare l'uomo, abbia creato sette creature divine, spesso chiamate angeli, che erano sue manifestazioni. Dopo aver composto l'universo con i frammenti di una sfera rotta simile a una perla, Dio mandò sulla terra il capo dei suoi angeli, [[Melek Ta'us|Tawusi Melek]], che assunse le sembianze di un pavone e dipinse il mondo con i colori sgargianti delle sue penne. Secondo la leggenda, sulla terra Tawusi Melek vide Adamo, il primo uomo, che Dio aveva reso immortale e perfetto, e contestò la decisione di Dio. Se Adamo deve riprodursi, suggerì Tawusi Melek, non può essere immortale e non può essere perfetto. Deve mangiare il grano, anche se Dio gli ha proibito di farlo. Dio replicò che la decisione spettava all'angelo, e mise il destino del mondo nelle mani di Tawusi Melek. Adamo mangiò il grano, fu espulso dal paradiso, e fu così che venne al mondo la seconda generazione di yazidi.<br>Per dimostrarsi degno agli occhi di Dio, l'Angelo Pavone diventò il collegamento di Dio con la terra e il tramite fra l'uomo e il paradiso. Quando preghiamo, spesso ci rivolgiamo a Tawusi Melek e il nostro Capodanno celebra il giorno della sua discesa sulla terra. Immagini del pavone variopinto decorano molte case yazide, per ricordarci che è merito della sua saggezza divina se tutti noi esistiamo. (p. 34)
 
==Bibliografia==