Adolfo Omodeo: differenze tra le versioni

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*La [[diplomazia]] è disposta a violare lo spirito fondamentale dei patti, non appena non sia in giuoco non dico l'interesse legittimo (perché nessun patto deve poggiare sul sacrificio senza contropartita dei contraenti) ma il comodo e le ambizioni segrete delle diverse nazioni.<ref>Dal discorso di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Napoli, 11 novembre 1944; in ''[http://bibliotecaginobianco.it/flip/ACR/01/0200/?#5/z I problemi della pace]'', ''L'Acropoli'', Anno I, n. 2, febbraio 1945, p. 83.</ref>
*Noi trepidiamo per la [[pace]]. Certo non osiamo sperare che la pace possa essere eterna, perché nulla di eterno esce dalle mani dell'uomo. Ma vorremmo che essa potesse essere la più duratura possibile, vorremmo che la prova orrenda che ha travagliato e noi e i nostri figli non si riproducesse ad ogni generazione, vorremmo che l'[[Europa]] risorgesse alla sua funzione di creatrice delle forme più alte di civiltà.<ref>Dal discorso di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Napoli, 11 novembre 1944; in ''[http://bibliotecaginobianco.it/flip/ACR/01/0200/?#4/z I problemi della pace]'', ''L'Acropoli'', Anno I, n. 2, febbraio 1945, p. 82.</ref>
*[...] il sistema delle società di stati è inefficiente perché la custodia degli interessi supremi delle cività mondiale viene affidata alla diplomazia, cioè l'elemento che per professione deve custodire gli interessi egoistici delle varie nazioni. <ref>Dal discorso di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università di Napoli, 11 novembre 1944; in ''[http://bibliotecaginobianco.it/flip/ACR/01/0200/?#5/z I problemi della pace]'', ''L'Acropoli'', Anno I, n. 2, febbraio 1945, p. 83.</ref>
 
==Note==