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===''La fondazione della Repubblica e la ricostruzione. Considerazioni finali''===
*Dopo l'enunciazione della dottrina di Truman<ref>Stategia di politica estera del Presidente statunitense per contrastare l'espansionismo comunista nel secondo dopoguerra.</ref> e il fallimento della conferenza di Mosca del marzo-aprile 1947, la prima mossa importante del governo di Washington fu il lancio del [[piano Marshall]] (detto poi ufficialmente ERP: ''European Recovery Program''), così chiamato dal nome del segretario di Stato, George Marshall, che ne indicò le linee generali in un discorso tenuto all'Università di Harvard il 5 giugno 1947, al quale fu dato un grande rilievo propagandistico. (cap. 3, p. 157)
*La fondazione del [[Cominform]] (ufficialmente: Ufficio informazione dei partiti comunisti ed operai) fu stabilita da un convegno, tenuto a Szklarska Poreba in Polonia dal 22 al 27 settembre 1947, a cui parteciparono i rappresentanti dei partiti comunisti sovietico, polacco, cecoslovacco, ungherese, romeno, bulgaro, jugoslavo, francese e italiano. Questa nuova organizzazione non ebbe quindi un 'estensione mondiale, come la Terza Internazionale (Comintern) sciolta nel 1943, ma riguardò soltanto i sette partiti al potere nell'Europa orientale, e i due maggiori partiti di opposizione dell'Europa occidentale. I limiti geografici del Cominform indicavano dunque abbastanza chiaramente che esso nasceva in contrapposizione ai governi europei che avevano aderito al [[piano Marshall]]. (cap. 3, p. 159)
*[[Amintore Fanfani|Fanfani]], che pure proveniva dalla sinistra dossettiana, non osteggiò i governi centristi ma si allontanò sensibilmente dalla linea prevalentemente liberista seguita da De Gasperi per favorire una tendenza neocapitalistica caratterizzata da un'accentuazione dell'intervento pubblico nell'economia. Il nuovo ''leader'' democristiano favorì lo sviluppo degli enti pubblici come l'IRI e l'ENI, e l'insediamento di uomini della DC o a questa graditi nei quadri dirigenti degli enti stessi, degli istituti di credito, della RAI-TV ecc. (cap. 5, p. 328)