Pier Giacomo Castiglioni: differenze tra le versioni

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==Citazioni su Pier Giacomo ==
* Con loro {{NDR|Achille, Pier Giacomo e Livio Castiglioni}} si è chiusa la grande stagione del Design Italiano. ([[Massimo Vignelli]])
* Pier Giacomo e Achille dialogavano con le loro creazioni, in un misto tra entusiamo e modestia, senza pretese in un gioco continuo … Mi affascinava la loro attenzione verso gli oggetti umili, popolari, le sedie pieghevoli, l’oggetto trovato, il collezionismo dell’oggetto spontaneo e dei giocattoli da mercatino ... Improvvisamente i miei occhi si aprivano verso un mondo che mi era sempre stato intorno ma inosservato. Così nascevano il sedile da trattore, la sella di bicicletta, su una base semisferica, la forchetta coltello, e tanti altri design, trasformazioni di oggetti presi in prestito da altre provenienze. Quasi un Dadaismo del Design. ([[Massimo Vignelli]])
* La loro strada era già segnata e continuerò a raffinarsi sempre di più influenzando definitivamente il corso del Design in generale e quello Italiano in particolare. Erano sempre loro che per primi ponevano in discussone le basi del pensiero moderno, sviluppandolo al di là dei soliti formalismi. Il loro metodo era la ricerca della specificità e la ri-invenzione dell’uso. ([[Massimo Vignelli]])
* Sia Pier Giacomo che Achille ogni volta trovavano una nuova dimensione del problema da cui nascevano nuove soluzioni. Basti pensare alle mostre in Triennale negli anni ’50 o allo Splugen Brau Ristorante negli anni ’60 dove i commensali diventavano parte di uno spettacolo articolato su diversi livelli. Mai visto prima. Per loro non era una soluzione logica, naturale. Niente arroganza creativa, niente “guarda come sono bravo” niente di tutto questo, solo il loro sorriso, il loro ghigno particolare, la proiezione del loro sense of humor. ([[Massimo Vignelli]])