Luciano De Crescenzo: differenze tra le versioni

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*A quanti vogliono sapere se io sono di centro destra o di centro sinistra, io rispondo che sono del centro storico. (citato in ''De Crescenzo candidato del Polo? "No, grazie"'', ''la Repubblica'', 8 settembre 1995, p. 9)
*Alcuni temono che la [[Felicità]] sia un bene molto lontano, quasi irraggiungibile, motivo per cui corrono a più non posso nella speranza di avvicinarla, senza mai rendersi conto che più corrono e più se ne allontanano. (da ''Il tempo e la felicità'', Mondadori, 1998)
*Nonostante la mia vita filosoficheggiante e misticheggiante, la morte, per me, rimane uno scoglio nero in un mare in tempesta. L'attendo con alterigia e tracotanza, turbato nel profondo dai lampi sgangherati come scarabocchi lestofanti, un anatroccolo balbuziente, uno spaghetto sbruffoncello. (da ''Sono stato fortunato. Autobiografia'', Mondadori, Milano, 2018, p. 275)
*Con il tempo, anche il bello diventa meno bello, e il brutto meno brutto. [[Bellezza]] e [[bruttezza]], infatti, sono caratteristiche dei primi approcci; in seguito tendono ad avvicinarsi. (da ''Panta Rei'', Mondadori)
*Dovendo fare un viaggio con qualcuno, preferirei mille volte la compagnia di un ateo che non quella di un religioso. Perfino il nostro [[Papa]] potrebbe crearmi dei problemi, se non altro per la conversazione. Sì, lo so: mi dicono che sia tanto una brava persona. Non può negare, però, di essere religioso. (da ''Il pressappoco'', Oscar Mondadori, Milano, 2007, p. 97)