Guerra del Vietnam: differenze tra le versioni

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*Che cosa possono il sacrificio di pochi americani generosi, la distribuzione di saponette, di fertilizzanti, di caramelle, di palloncini colorati di fronte alla spocchia del capo-distretto nominato da Saigon; che vale, per l'opinione della massa vietnamita, eseguire difficili interventi chirurgici, assistere i lebbrosi se, poi, un bombardamento diretto contro i guerriglieri in effetti distrugge i villaggi e uccide innocenti?
*Giorno dopo giorno, inesorabilmente, la guerra continua a stravolgere il Vietnam. Muoiono gli uomini, soldati e civili, bambini, donne, vecchi e con loro muore la pietà, ogni giorno un po' di più. Un vietnamita su due ha meno di venticinque anni, il che significa che è nato e vissuto in tempo di guerra (il conflitto è cominciato nel 1941, con l'occupazione giapponese), che potrebbe morire domani o al fronte o per la strada, dovunque, perché questa guerra è senza misericordia, non conosce santurari.
*I soldati americani approdano a Saigon solo desiderosi di stordirsi; sanno di non trovarsi fra amici, riducono i contatti coi vietnamiti al minimo indispensabile. E i vietnamiti li sfruttano rabbiosamente, dietro i loro sorrisi non v'è odio. La popolazione vietnamita non può curarsi della difesa del mondo libero, pel semplice motivo che da venticinque anni non ha avuto che disastri, guerre, umiliazioni. Per la maggioranza dei vietnamiti, la presenza americana significa soprattutto che «il bianco uccide il giallo».
*In tutti questi anni di generosi sforzi, di ingenti aiuti e di immancabili errori, gli americani son rimasti isolati dal popolo vietnamita perché nessun governo ha mai potuto, o voluto, far loro da intermediario, laddove senza il consenso della popolazione diviene problematico anche pel più forte esercito del mondo esercitare un fruttuoso sforzo bellico.
*Per dodici milioni di contadini, che sono il paese reale, la guerra è morte e distruzione: per i saigonesi si riduce alla presenza degli americani, e finché ci resteranno, essi avranno di che vivere: lavorando, intrallazzando o mendicando. Nell'ora dei pasti Saigon viene attraversata da famelici cortei di donne e ragazzi armati di lattine-gavette, che corrono verso gli insediamenti americani e i grandi ristoranti, decisi a contendersi ogni possibile rifiuto di cibo.
 
===[[Ho Chi Minh]]===