Fascismo: differenze tra le versioni

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→‎Citazioni: Giorgio Candeloro
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*Io vi domando, signor Presidente, in quale paese il fascismo non è barbaro e selvaggio? ([[Georgi Dimitrov]])
*La gente facoltosa, che aveva approvato il fascismo finché si limitava a soffocare gli scioperi, cominciò ad irritarsi a causa delle stravaganze e delle lungaggini della sua burocrazia; e il governo che era stato salutato con soddisfazione per la sua efficienza perdette la sua forza d'attrazione una volta che si dimostrò del tutto corrotto e inefficiente. ([[Denis Mack Smith]])
*L'[[Esercito Italiano|esercito]] assicurava al fascismo il suo appoggio nelle contese civili e ne avallava la politica di prestigio, permettendo al regime di indossare una maschera bellica e di tentare un ruolo internazionale assai superiore alle possibilità del paese. L'accordo funzionò perfettamente per la politica interna, ma il conflitto mondiale mise a nudo le illusioni e i bluff su cui si basavano la politica militare e la politica di grandezza dell'[[Italia]] fascista: esercito e regime si erano arrampicati nel vuoto, fidando ognuno nella contro-assicurazione dell'altro, cioè nella propaganda anziché nella sostanza. ([[Giorgio Rochat]])
*L'immagine di un fascismo di sinistra nella fase iniziale è sostanzialmente errata e fuorviante. Il fascismo diciannovista<ref>Del 1919, anno di fondazione dei Fasci italiani di combattimento, movimento trasformatosi nel 1921 in Partito Nazionale Fascista.</ref> infatti usò una fraseologia di sinistra nel programma, ma nella pratica fu un movimento antisocialista e nazionalistico. ([[Giorgio Candeloro]])
*La differenza tra fascista e delinquente sta in questo, che mentre il delinquente è isolato e solitario – e questa solitudine è il suo dramma, il suo eroismo, la sua poesia – il fascista è un delinquente collettivo e 'sociale'. Il fascista isolato perde la sua qualità di fascista, la sua forza di delinquente 'svapora' ed egli diventa apparentemente un uomo innocuo – un uomo qualunque. ([[Alberto Savinio]])
*La parabola fascista toccò il suo zenit con la conquista dell'Etiopia: l'unico istante, durante il Ventennio Nero, in cui l'Italia borghese e l'Italia sottoproletaria si affratellarono su quella povera preda. ([[Paolo Pavolini]])