Giorgio Candeloro: differenze tra le versioni

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*[...] la Nota<ref>''Nota ai capi dei popoli belligeranti'', datata 1º agosto 1917.</ref> di [[Papa Benedetto XV|Benedetto XV]], in particolare la definizione della guerra come "inutile strage", ebbe larga risonanza poiché contribuì ad accentuare le speranze dei popoli in una prossima pace e al tempo stesso pose il papa in una posizione di grande prestigio morale rafforzando la sua autorità di capo religioso e di campione dell'umanità tanto gravemente offesa dagli orrori del conflitto in corso. (cap. 2, p. 179)
*In realtà alle origini della sconfitta {{NDR|di [[Battaglia di Caporetto|Caporetto]]}} c'erano gravi errori militari, di cui Cadorna stesso era il primo responsabile, derivati dalla impostazione esclusivamente offensiva data fin dal principio alla guerra da lui e da tutti i dirigenti politici e militari italiani. Questi errori facilitarono il successo del piano di battaglia austro-tedesco, peraltro assai ben congegnato e messo in atto con grande precisione. (cap. 2, p. 189)
*La nascita del [[Partito Comunista d'Italia|partito comunista]] fu senza dubbio un grande fatto nella storia dell'Italia contemporanea. Basta pensare alla lunga e difficile strada che il PCd'I (poi PCI) doveva percorrere e all'importanza che esso doveva assumere nella lotta contro il fascismo e nella vita nazionale dopo la seconda guerra mondiale. Ma la scissione di Livorno, sebbene fosse il punto di partenza di un chiarimento teorico e pratico divenuto ormai necessario, non risolse la crisi profonda che travagliava il movimento operaio italiano e non rafforzò questo nella lotta contro il fascismo. (cap. 4, pp. 361-362)
*[...] l'immagine di un fascismo di sinistra nella fase iniziale è sostanzialmente errata e fuorviante. Il fascismo diciannovista<ref>Del 1919, anno di fondazione dei Fasci italiani di combattimento, movimento trasformatosi nel 1921 in Partito Nazionale Fascista.</ref> infatti usò una fraseologia di sinistra nel programma, ma nella pratica fu un movimento antisocialista e nazionalistico. (cap. 4, p. 421)