Oriana Fallaci: differenze tra le versioni

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*{{NDR|Parlando di [[Nguyễn Văn Thiệu]]}} Niente in lui denunciava la diabolica astuzia grazie a cui è rimasto fino a oggi un tiranno protetto da un esercito di un milione di uomini e da un corpo di polizia che semina stragi.
*{{NDR|Parlando di [[Nguyễn Văn Thiệu]]}} Sembrava così piccolo, così perduto, così solo. Sembrava il simbolo stesso di un paese schiaccato, sfruttato, umiliato dagli interessi di chi fa e disfa il destino altrui come un balocco.
*{{NDR|Parlando di [[Võ Nguyên Giáp]]}} Era l'uomo il cui nome veniva pronunciato più spesso durante la guerra in Vietnam. E non perché fosse il ministro della Difesa ad Hanoi, il comandante in capo delle Forze Armate, il vice primo ministro, ma perché era colui che aveva sconfitto i francesi a [[Battaglia di Dien Bien Phu|Dien Bien Phu]]. Gli americani vivevan nell'incubo di una nuova Dien Bien Phu e, appena le cose andavano peggio, si diceva: «È Giap che prepara una nuova Dien Bien Phu». Oppure, semplicemente: «È Giap».
*{{NDR|Parlando di [[Võ Nguyên Giáp]]}} I bambini li spaventi sussurrando «Ora chiamo l'orco». Gli americani li spaventavi sussurrando «Ora viene Giap».
*{{NDR|Parlando di [[Võ Nguyên Giáp]]}} Maestro del sabotaggio, usava dire che la guerriglia avrebbe sempre avuto ragione delle armi moderne. E va da sé che a Dien Bien Phu aveva vinto coi cannoni. Cento cannoni trasportati dai vietminh pezzo per pezzo, sulle spalle, con le biciclette, in marce forzate e senza cibo. Se Dien Bien Phu era costata ai francesi dodicimila morti, a Giap era costata ben quarantacinquemila morti.
*{{NDR|Parlando di [[Võ Nguyên Giáp]]}} Alla sua durezza non era estraneo il cinismo e infatti aveva ben poco in comune con gli austeri marxisti di Hanoi. Indossava sempre uniformi nuove e ben stirate, abitava in una bella palazzina coloniale, costruita dai francesi, possedeva un'automobile con le tendine, e s'era riposato con una bella ragazza di molti anni più giovane di lui. Insomma, non conduceva affatto l'esistenza di un monaco o di un [[Ho Chi Minh]].
*{{NDR|Parlando di [[Võ Nguyên Giáp]]}} Gli occhi eran gli occhi più intelligenti, forse, che avessi mai visto. Acuti, astuti, ridenti, crudeli: tutto. Brillavano quanto due gocce di luce, bucavano quanto due coltelli affilati, e trasmettevano una tal sicurezza. Una tale autorità.
*{{NDR|Parlando di [[Norodom Sihanouk]]}} [...] puoi dire ciò che vuoi su Sihanouk: che è un atroce bugiardo, uno squinternato, un imbroglione, un avventuriero, una macchietta internazionale; ma anche se la pensi così, non puoi negare come, in un'epoca che politicamente sembra generare solo personaggi grigi ottusi noiosi e comunque privi di fantasia, egli sia una specie di miracolo. Lo riconoscono perfino gli americani cui si deve la famosa battuta: «Su un punto dobbiamo trovarci irrimediabilmente d'accordo: Non esiste nessuno, su questa Terra, come Sihanouk».
*{{NDR|Parlando di [[Norodom Sihanouk]]}} L'intervista che mi concesse parla da sé: è tra gli autoritratti più genuini che mi sia capitato di registrare. Peccato che la parola scritta non renda la sua vocetta stridula, i suoi occhietti che roteano adirati, le sue piccole braccia che si agitano in un danzare di mani grassocce.