Paul Celan: differenze tra le versioni

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*Chi dispone di "parole", la lingua gli si nega. Chi si dispone alla lingua, anche le parole... lo trovano. (p. 103)
*«Parla, che io ti veda»: pure tale detto vale ancor solo come eccezione.<br>Taci, che io non diventi totalmente cieco. Mettiti a tacere, affinché tu ti scorga. (p. 105)
*Non nel destino della bella [[Anna Frank|ragazza ebrea]] che tiene un diario si palesa l'enormità dell'accaduto. Il gobbo, balbettante, claudicante ebreo che venne gassato – lui è la vittima. Lui, il [[Ebrei|giudeo]], è tuo fratello – renditi conto e girati – verso te, tu gobbo, balbettante, claudicante – tu regale creatura! (p. 109)
*Con ogni cenere, con ogni vera poesia ci è sempre restituita la Fenice. (p. 129)
*Il colore della disperazione: il bianco magico del poetare. (p. 131)