Giuseppe Garibaldi: differenze tra le versioni

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*Tempi borgiani.<ref>Citato in [[Giuseppe Fumagalli]], ''[[s:Chi l'ha detto?|Chi l'ha detto?]]'', Hoepli, 1921, p. [[s:Pagina:Chi l'ha detto.djvu/627#c1789|595]].</ref>
*Tutti quelli che vengono dalle Provincie meridionali non parlano che di reazione, di Governo provvisorio a [[Melfi]], e cose simili, e non capisco poi come si tema tanto di spaventare coll'armamento i potenti vicini; io non capisco, come, armandoci, mentre l'Europa intera si arma, noi ci metteremmo in istato di provocazione.<ref>Dalla ''Discussione sull'interpellanza del deputato Ricasoli Bettino intorno all'esercito meridionale''; citato in ''Atti parlamentari dello Senato'', Tip. E. Botta, 1861, p. 628.</ref>
*''Un piede è posto alfin sulle ridenti | sponde di [[Reggio Calabria|Reggio]], e di novella gloria | ornâr la fronte gli Argonauti. Invano | ci vieta il varco il despotismo! | Invano spesseggian folti incrociatori, e invano | oste nemica numerosa! Il dito | di Dio conduce la tirannicida | falange, ed oste, e baluardi, e troni | son rovesciati nella polve e riede | sulle ruine del delitto il Santo | dell'uom diritto e libertade. | E il cielo alla redenta Umanità sorride!''<ref>Da ''Poema autobiografico, Carme alla morte e altri canti inediti, {{small|(dall'autografo)}}'', a cura di Giacomo Emilio Curatolo, Nicola Zanichelli, Bologna, 1911; ''Poema autobiografico'', Canto XXII, Reggio Passaggio del Faro, [https://www.liberliber.it/mediateca/libri/g/garibaldi/poema_autobiografico/pdf/poema__p.pdf p. 89].</ref>
 
==''Clelia: il governo dei preti''==