ʿUmar Khayyām: differenze tra le versioni
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[[File:Omar Khayyam2.JPG|thumb|Ritratto di ʿUmar Khayyām]]
'''Ghiyath al-Din Abu'l-Fath Umar ibn Ibrahim Al-Nisaburi al-Khayyami''' (1048 – 1131), matematico, astronomo, poeta e filosofo persiano.
==Citazioni di ʿUmar Khayyām==
*Riempi il tuo [[cranio]] di [[vino]] prima che si riempia di [[terra]].
*Sono luoghi di adorazione il tempio degli idoli e la ''ka'ba''. Anche il suono delle campane è un inno in lode dell'Onnipotente. Il ''mihrâb'', la chiesa, il ''tasbih'', la croce sono in verità modi diversi di rendere omaggio alla Divinità.<ref>{{Cita libro|autore=Gabriele Mandel|titolo=La via al sufismo|anno=2016|editore=Bompiani|p=21|ISBN=978-88-452-1275-8}}</ref>
==''Quartine (Rubʿayyāt)''==
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*''Il dito in movimento scrive e avendo scritto avanza. Tutta la tua pietà o arguzia non lo indurranno a cancellare mezza riga, né tutte le tue lacrime laveranno via una sola parola.'' (da ''71'') {{c|traduttore?}}
*''Puri venimmo dal Nulla, e ce ne andammo impuri. | Lieti entrammo nel Mondo, e ne partimmo tristi. | Accese un Fuoco nel cuore l'Acqua degli occhi: | La vita al Vento gettammo, e poi ci accolse la Terra.''{{c}}
==Note==
<references />
==Bibliografia==
*Omar Khayyam, ''Quartine'', traduzione e cura di Haifez Haidar, BUR, 1997.
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