Sukarno: differenze tra le versioni

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*Se c'era uno che amava vivere pericolosamente era proprio lui {{NDR|Sukarno}}: era loquace, iperattivo, amante del piacere. Mise in pratica le sue idee multirazziali acquisendo una collezione di diverse mogli e amanti, e arricchì la sua ricerca nei numerosi viaggi all'estero. La polizia segreta cinese riprese i suoi incontri intimi conservando così i suoi ''Konsepsi'' sessuali per la posterità. [[Nikita Sergeevič Chruščёv|Kruscev]], pur essendo stato informato delle abitudini di Sukarno da rapporti privati della Tass<ref>Agenzia di stampa ufficiale dell'Unione Sovietica.</ref>, rimase lo stesso profondamente scioccato durante la visita che fece nel 1960 nel vedere il presidente che conversava amabilmente con una donna nuda. ([[Paul Johnson]])
*Sukarno, come [[Jawaharlal Nehru|Nehru]] in [[India]], non aveva nessun mandato per governare 100 milioni di persone. Era anche lui sprovvisto di abilità amministrativa, ma sapeva usare bene le parole. Se si trovava di fronte ad un problema lo risolveva con una frase. Poi trasformava la frase in un acronimo, destinato ad essere scandito dalle folle incolte. Egli governava tramite ''Konsepsi'', concetti. I quadri del partito scrivevano sulle case lo slogan «Mettete in pratica i concetti del presidente Sukarno». ([[Paul Johnson]])
 
===[[Alberto Ronchey]]===
*Fino all'autunno del '65, Sukarno era non solo eroe popolare e profeta d'una incredibile dottrina musulmana-nazionalista-comunista; era anche un dio. Nell'isola di Bali veniva identificato con Vishnu, il dio della pioggia. In Giava credevano che fosse dotato di «kesaktian», il potere magico soprannaturale che protegge dai demoni. I servi del suo palazzo usavano vendere ai contadini bottiglie dell'acqua in cui aveva preso il bagno; e i contadini bevevano quell'acqua.
*L'estremo nazionalismo è un fenomeno comune a tutti i paesi nuovi e trova un terreno fertile soprattutto là dove si teme che la sovranità possa essere facilmente perduta. Ma, in particolare, il nazionalismo che Sukarno aveva predicato agl'indonesiani già negli anni quaranta non conosceva limiti.
*La storia degli Stati nazionali, nel «terzo mondo», continua ad essere una tragedia per coloro stessi che escono vincitori da quei terribili conflitti civili. Nemmeno i nazionalisti di Giakarta, in realtà, sanno come potranno scrivere nei libri di storia: «Il primo presidente del paese fu pessimo».
*Sukarno intendeva che persino le Filippine, oltre alla Malesia e alla Nuova Guinea, erano parte del suo sogno della «grande Indonesia».
 
==Note==