György Lukács: differenze tra le versioni

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==Citazioni su György Lukács==
*È noto, dalla sua pratica politica quando ricopriva la carica di commissario del popolo così come dai suoi scritti all'inizio del suo esilio a Vienna, che Lukács era, a quel tempo, un estremista di sinistra ferocemente {{sic|antisocialdemocratico}}, convinto che solo la violenza avrebbe potuto assicurare la vittoria del proletariato tanto che lo stesso Lenin aveva ritenuto necessario denunciare il suo ultra-bolscevismo. ([[Yvon Bourdet]])
 
*Lukács era, in definitiva, un cattolico senza fede che guardava con favore alla restaurazione del sistema gerarchico e cosmopolita della Chiesa medievale, vedendo in esso ciò che mancava costitutivamente al [[capitalismo]]: un ordine animato da una grande fede, regolato da rigorosi princìpi morali e fondato sull'ascetismo spirituale. Per questa ragione, egli aveva manifestato scarsa simpatia per il socialismo della Seconda Internazionale, troppo laico e imbevuto di spirito illuministico, e perciò privo del ''pathos'' social-religioso che aveva caratterizzato il cristianesimo delle origini. ([[Luigi Fenizi]]