Otto Rühle: differenze tra le versioni

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*I lineamenti fondamentali per una società socialista di stampo utopistico esposti nella prima opera di [[Wilhelm Weitling|Weitling]]<ref>''Die Menschheit. Wie sie ist und wie sie sein sollte'' (''L'umanità. Com'è e come dovrebbe essere''), 1838-1839.</ref>, ricompaiono ampliati e parzialmente modificati, nelle sue opere successive. Assai noto è il libro ''Le garanzie dell'armonia e della libertà'' che Marx definisce un «brillante debutto letterario». Minor successo che con i libri Weitling riscuote con i tentativi di trasporre le proprie idee nella prassi. Sono un fallimento totale ed egli stesso cade nelle mani della polizia, passa attraverso l'arresto e la persecuzione e finalmente, dopo molteplici peregrinazioni, avventure e delusioni, approda a New York, dove fonda una «lega di liberazione». (cap. 1, p. 47)
 
*Quantunque sia profondamente prigioniero di idee e di traguardi utopistici, Weitling ha tuttavia notevoli contatti con la realtà degli eventi storici, tanto che, nel 1848, allo scoppio dei moti rivoluzionari in Prussia, abbandona New York per gettarsi nella mischia della rivoluzione. In questo frangente egli compie notevoli sforzi per attirare la classe operaia berlinese sotto la propria guida, ma l'impresa non gli riesce. [...]. Si dissolve così nel nulla per Weitling l'intero suo edificio teorico e, con esso, le sue speranza per il futuro. (cap. 1, p. 48)
 
*Nel partito progressista è [[Franz Hermann Schulze-Delitzsch|Schulze-Delitzsch]] che organizza la propaganda per le cooperative e si erige a portavoce della salvezza del ceto medio per mezzo loro. Rampollo di un'antica famiglia di giuristi che da sempre è vissuta fra gli interessi e nel mondo ideale di una città contadina e artigiana, tipo inconfondibile di piccolo-borghese in ogni poro della sua personalità, il suo istinto di classe gli fa riconoscere le strettezze e i bisogni economici dei ceti socialmente ed economicamente in declino. Ma proprio perché è piccolo-borghese ritorna ad un mezzo tipicamente piccolo-borghese di prestare aiuto. (cap. 2, pp. 64-65)