Stato Imperiale dell'Iran: differenze tra le versioni

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*L'Iran imperiale disponeva di enormi risorse finanziarie che consentivano grandi innovazioni, in tutti i campi. Teheran era la meta obbligata di legioni di uomini d'affari occidentali, incolonnati come questuanti davanti ai ministeri, ansiosi di proporre prodotti e progetti. Non mi passò neppure per la testa l'idea che quel successo potesse condurre a un disastro. A ritorcesi contro lo scià fu l'eccessiva modernizzazione, compresa quella culturale. La precipitosa industrializzazione, pagata con i proventi petroliferi, non dette i frutti sperati. L'Iran non era competitivo sul piano internazionale e all'interno i consumi non erano sufficienti per mantenere le attività appena create. Si accentuò il declino dell'agricoltura, ferita da una riforma che, per volontà dello scià, aveva trasformato mezzadri e fittavoli in tanti proprietari troppo piccoli per sopravvivere. Così il distacco tra le città, gonfiate da popolazioni inurbate in gran fretta, e la società rurale era aumentato, ed era cresciuto in modo vertiginoso quello tra le classi beneficiate dalla pioggia petrolifera e quelle escluse, abbandonate a se stesse. Le campagne in favore dell'emancipazione femminile e dell'alfabetizzazione fecero emergere strati sociali subito assetati di libertà adeguate al loro nuovo status. Ma un apparato poliziesco severo, e spesso spietato, reprimeva quegli slanci suscitati dalle riforme. La monarchia non fu capace di gestire la modernizzazione (l'occidentalizzazione) che essa stessa aveva voluto. Non fu capace di rinunciare a un rigido autoritarismo che comprimeva la società civile in espansione. ([[Bernardo Valli]])
*L'Iran non aveva tradizioni democratiche e per frenare l'opposizione il governo usava sistemi che agli occhi di un occidentale apparivano molto duri. Eppure, il popolo iraniano era andato molto più avanti nei diritti politici e umani di qualsiasi nazione vicina, eccettuato Israele. ([[Richard Nixon]])
*L'Italia guarda all'Iran non soltanto come ad una terra di antichissima civiltà della quale vivono meravigliose tracce, ma anche come ad un popolo che affronta oggi la vita moderna sotto l'alta guida del suo sovrano, la cui saggezza ha indicato il cammino della libertà e del progresso economico e sociale. ([[Giovanni Gronchi]])
*La Persia sta volgendosi indietro, verso i periodi pre-islamici, per la propria ispirazione culturale. ([[Jawaharlal Nehru]])
*Nel mio paese la monarchia era un'istituzione al di sopra di qualsiasi ideologia, e il monarca, come io lo intendo, non deve fare politica, è un capo di Stato, non di governo. ([[Reza Ciro Pahlavi]])