Grandi purghe: differenze tra le versioni

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Giorgio Candeloro
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*È stato calcolato, con l'approssimazione delle cifre non ufficiali, che nei due anni del Grande Terrore – 1937-1938 – circa cinque milioni di cittadini sovietici siano finiti negli ingranaggi della NKVD<ref>''Narodnyj komissariat vnutrennich del'', Commissariato del popolo per gli affari interni.</ref> di [[Nikolaj Ivanovič Ežov|Ezov]], e che il 10% di quella colossale cifra sia stata messa a morte attraverso processi più o meno rapidi seguiti da fucilazione, o da immediate esecuzioni, che «privilegiavano» i colpiti evitando loro l'atroce agonia dei prolungati interrogatori e delle relative torture per strappare le denunce di altri compagni. Il resto sarebbe finito nei gulag a scontare pene del tutto arbitrarie, troncate spesso dalla morte dopo infiniti stenti. ([[Gianni Rocca]])
 
*Gli anni<ref>La seconda metà degli anni trenta del Novecento.</ref> in cui i partiti comunisti legali e clandestini dell'Occidente portarono avanti la collaborazione con gli altri partiti antifascisti per difendere o per riconquistare la libertà e la democrazia furono dunque anche quelli nei quali si svolsero in Unione Sovietica i famigerati processi e le grandi purghe volute da Stalin, che annientarono non solo la maggior parte dei vecchi bolscevichi che avevano guidato la rivoluzione di Ottobre, come Kamenev, Zinoviev, Bucharin, Rykov e tanti altri, ma anche la maggior parte del comitato centrale in carica nel 1934, una grande quantità di quadri intermedi, di generali e di ufficiali delle forze armate. E le stragi staliniane non risparmiarono i partiti "fratelli", alcuni dei quali furono praticamente decapitati dei loro gruppi dirigenti, mentre migliaia di comunisti stranieri, divenuti sospetti alla polizia staliniana, finirono nei campi di concentramento e molti furono uccisi o morirono di stenti. Tra gli italiani, comunisti e simpatizzanti, emigrati in URSS durante il fascismo, molti (forse più di cento o addirittura duecento) caddero vittime del terrore staliniano. ([[Giorgio Candeloro]])
 
*La Purga non fu una sorpresa improvvisa e completa, perché aveva le sue origini profonde nel passato sovietico. Sarebbe senza dubbio falso concludere che essa fosse una conseguenza inevitabile della natura della società sovietica e del Partito Comunista: era in se stessa un mezzo per imporre un violento mutamento a quella società e a quel partito. Ma nonostante questo, non avrebbe potuto essere imposta che a un ambiente affatto particolare come quelle del governo sovietico; e le sue caratteristiche peculiari, alcune delle quali riescono difficilmente credibili a mentalità straniere, derivano da una tradizione specifica. ([[Robert Conquest]])