Anatolij Vasil'evič Lunačarskij: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Anatolij Vasil'evič Lunačarskij==
*Quando ci venne l'idea – e noi fummo già collaboratori della rivista «Vperëd» – di costituire la scuola di partito per gli operai e farla all'isola di [[Capri]], dietro consiglio del nostro ottimo compagno Vilonov... tale idea poteva sembrare o una trovata romantica o una strana combinazione casuale. Infatti, quando gli operai dalle diverse {{sic|attà}} dell'ex-impero russo giunsero sull'isola, rimasero sommamente sorpresi e tutto, intorno, gli sembrò una fiaba. Uno di loro – un operaio di Sormov – sbalordito guardava, senza parola, il mare più azzurro che il turchinetto nella tinozza, gli scogli infocati dal sole e simili a immense macchie gialle, le spine pungenti dei cactus, i ventagli delle palme, ed infine disse: «Ci hanno fatto viaggiare per migliaia di ''verste'' per portarci su un sassolino». <ref>Citato in Angelo Tamborra, [https://books.google.it/books?id=Hq1j9MdaVE0C&lpg=PP1&dq=&pg=PA157#v=onepage&q=gorkij&f=false ''Esuli russi in Italia dal 1905 al 1917, {{small|Riviera ligure, Capri, Messina}}'' , Rubbettino, Soveria Mannelli, 2002<sup>2</sup>, p. 157]''</ref>
 
==Citazioni su Anatolij Vasil'evič Lunačarskij==