Giovanni Artieri: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Nessun oggetto della modifica
Riga 17:
*Al contrario di Gandhi che agiva sulle folle mediante idee-forza semplici e possenti [...], Nehru non agisce sull'India altro che mostrandosi, simile a un San Gennaro impotente a far miracoli.
*Egli non si intende minimamente di economia. Si è arrabbiato moltissimo, quando gli ho chiesto il numero dei cittadini indiani iscritti nel ruolo delle tasse; si è arrabbiato ancora di più quando volevo conoscere quello degli operai impiegati nelle fabbriche indiane. Non sapeva nè il primo, nè il secondo diquesti dati («S'informi dai miei segretari»). Questa indifferenza ai valori concreti e misurabili della vita indiana, forma il terrore della classe dirigente e della borghesia di cui è principalmente formato il partito del Governo.
*Chi parla col signor Nehru si chiede, dopo, se davvero ha accostato un grande uomo. Noi occidentali riteniamo un modello ancora troppo cesariano dell'uomo di stato e lo vediamo o vogliamo vederlo nell'uniforme della propria grandezza. I contorni della personalità di Jawaharlal Nehru appaoiono, invece, fortemente vaghi e sfocati: egli non mostra nè il sigaro di Churchill, nè la giacca di taglio severo di Stalin, nè gli stivali brillanti di Mussolini, nè il berretto di operaio di Lenin, nè il ciuffo di Hitler. Il suo vestito indiano, bianco e grigio, intona il pallore sofferente del suo volto e la tremula mobilità delle sue idee. Non so se il paragone trovato per lui dagli americani sia valido, certo è aggiustato: egli incarna lo spirito della dea Saraswati, s'è detto, moglie e - nello stesso tempo - figlia di Brahma, galleggiante su una foglia di loto.
 
==''La storia di domani''==