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*Gengis era una persona molto tollerante in materia di religione. La sua religione, se si può definire tale, era lo sciamanesimo, l'adorazione dell'"eterno cielo blu". Era solito fare lunghe conversazioni con i saggi cinesi taoisti, ma rimase sciamanista e, quando si trovava in difficoltà, consultava il cielo. (p. 220)
:''Chengiz was a very tolerant person in religion. His religion, such as it was, was Shamanism, the worship of the "Everlasting Blue Sky". He used to have long talks with Chinese Tao-ist sages, but he stuck to Shamanism, and when in difficulty, consulted the sky.''
*{{NDR|Su [[Gengis Khan]]}} È strano, non trovi?, che questo capo feudale feroce , crudele e violento di una tribù nomade debba affascinare una persona pacifica, non violenta e mite come me, che sono un abitante di città e nemico di tutto ciò che è feudale! (p. 220)
:''Strange, is it not, that this fierce and cruel and violent feudal chief of a nomadic tribe should fascinate a peaceful and non-violent and mild person like me, who am a dweller of cities and a hater of everything feudal!''
*Kublai completò la conquista della Cina, ma le sue campagne erano molto diverse dalle vecchie campagne mongole. C'era molto meno crudeltà e distruzione. La Cina aveva già placato e civilizzato Kublai. (p. 223)
:''Kublai completed the conquest of China, but his campaigns were very different from the old Mongol campaigns. There was much less cruelty and destruction. China had already toned down and civilized Kublai.''
*Il potente [[impero Mongolo]] si espanse tra Asia ed Europa. Non c'era mai stato nella storia niente di paragonabile alle conquiste mongole; non c'era mai stato un impero così vasto. I mongoli dovevano davvero apparire i signori del mondo all'epoca. (p. 224)
:''Right across Asia and Europe the mighty Mongol Empire sprawled. There had never been in history anything to compare with the Mongol conquests; there had never been such a vast empire. The Mongols must indeed have seemed at the time the lords of the world.''
*Erano un popolo strano, questi mongoli; estremamente efficienti per certi aspetti e quasi infantili in altri. Persino la loro ferocia e crudeltà, per quanto fosse impressionante, ha una componente infantile. È questo infantilismo in loro, penso, che rende piuttosto attraenti questi feroci guerrieri. (p. 225)