Juventus Football Club: differenze tra le versioni

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Citazioni sulla '''Juventus Football Club''' e sugli '''juventini'''.
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*A parte quello che ho vinto, essere stato alla Juventus è un'esperienza che ti rimane dentro, diventa stile di vita. ([[Stefano Tacconi]])
*A volte questa mentalità sorprende chi viene alla Juve. La Juventus è qualcosa di diverso dalle altre squadre, è uno stile di vita che parte dal modo con cui ci si allena, sempre al massimo, sempre con la concentrazione altissima, e arriva anche al comportamento fuori dal campo. Alcuni giocatori vengono a dirci: adesso capisco perché la Juventus vince sempre, da fuori è difficile capire certi meccanismi, quando sei dentro tutto appare chiaro. ([[Pavel Nedvěd]])
*Accade spesso che la Juventus abbia vinto partite all'ultimo minuto, e che le abbia vinte su rigore; e che il rigore dai tifosi della squadra avversaria sia fortemente contestato è la quasi normalità [...]. C'è chi prende a pretesto ogni fischio, compreso quello del capostazione, per invocare «rigore per la Juve». Non si sentono che fischi. Tutti i fischi hanno un'unica destinazione, un senso unico: assegnare la vittoria alla Juventus ad ogni costo. C'è qualcosa di paradossale su questa ironica o furiosa reazione: c'è sempre stata, ora ha raggiunto un diapason. Tifare per la Juve è diventato difficile, quasi impossibile. Vista dal di fuori la faccenda è anche buffa, il tifoso bianconero — per sfuggire agli sfottò — dovrebbe andare in giro travestito, nascondersi, non pronunciarsi. Non dovrebbe andare allo stadio, di sicuro non in quelli delle avversarie. ([[Franco Cordelli]])
*All'Università ho studiato, invece, diritto penale motivo per cui posso parlare a pieno titolo della Juventus.<ref>Nel settembre 2015, rispondendo a [[Giampiero Mughini]]: «Agli interisti con tanta simpatia dico che all'Università ho sostenuto tre esami di letteratura dedicando meno tempo alla Divina Commedia di quanto se ne stia dedicando alle quattro partitine dell'Inter in questo avvio di campionato.»</ref> ([[Paolo Bonolis]])
*Alla Juve è come andare in fabbrica, ognuno rispetta il suo ruolo e il clima è rigido. Alla fine però nel calcio conta vincere e lì lo fanno. In altre piazze ho riscontrato più passione. ([[Marco Borriello]])
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*Chi firma [per la Juve] gioca per vincere. Chi entra nella Juve pensa solo al successo. Lo respiri dal primo momento in cui entri nella sede. ([[Eugenio Corini]])
*Chi indossa la nostra [[Colori e simboli della Juventus Football Club|divisa]], le rimarrà fedele malgra­do tutto e la terrà come prezioso ricordo. ([[Eugenio Canfari]])
*[In Italia] ci sono 50 milioni di [[Tifo sportivo|tifosi]], 12 sono della Juve, gli altri del [[Associazione Calcio Milan|Milan]], dell'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], della [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] e via così. Tutti sono contro la Juve. Ora me ne rendo conto. ([[Massimiliano Allegri]])
*Ciò che distingue la Juve dalle altre squadre è soprattutto la mentalità: non abbassare mai l'attenzione, non mollare e lottare tutti i giorni per vincere. Un conto è dirlo, un conto è essere qua e vedere come tutte le persone che lavorano intorno a noi hanno una disciplina veramente importante e una mentalità che ha portato la Juve a vincere così tanto. ([[Tomás Rincón]])
*Ciò che mi ha subito colpito positivamente è stata la mentalità vincente. Qui è come se ti impiantassero un chip appena arrivato [...]. Capisci subito che si gioca sempre per vincere [...]. Alla Juve c'è grande comunicazione e un ambiente molto unito. Dai compagni al tecnico e allo staff, mi hanno tutti aiutato a inserirmi rapidamente. Ci si parla tanto e c'è un costante confronto, fondamentale per crescere. ([[Alex Sandro Lobo Silva]])
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*La cosa più importante qui è vincere, la voglia della squadra e della società è impressionante e permette a un calciatore di crescere. ([[Miralem Pjanić]])
*La gente deve sapere che nella Juve non è facile. C'è una cultura del lavoro diversa rispetto all'estero. Io sono stato al [[Manchester United Football Club|Manchester]]: sembrava di essere in vacanza. Qui si lavora tanto, perché tutti gli scudetti non è che li abbiamo rubati: è il lavoro, fino alla fine. ([[Paul Pogba]])
*La gente o ama la Juve o l'odia. Non importa dove giochi, ha sempre dei tifosi che la sostengono. Gli stadi sono sempre pieni ovunque vada. È un club che cerca di creare un'atmosfera speciale e tutti hanno un ruolo da svolgere in ciò. ([[Hasan Salihamidžić]])
*La Juve di [[Marcello Lippi|Lippi]] e quella di [[Fabio Capello|Capello]]? Erano squadre fortissime, abituate a vincere con giocatori straordinari ed era la squadra da battere in Italia. ([[Andrea Pirlo]])
*La Juve è da sempre la più forte anche per come si nutre di antagonismo, per come distilla l'odio e lo trasforma in nettare. Ben più degli arbitri, il segreto della Juve è la Juve con il suo senso estremo di tutto [...]. La Juventus, si dice in piemontese, è una "bestia grama", una creatura solo in apparenza del Male: è invece una macchina mostruosa che si alimenta di cattiveria non soltanto agonistica, ma che sa rinascere da ogni sua piccola morte apparente [...]. Mezza Italia la odia, invece dovrebbe imitarla anche nello sporcarsi le mani, nel saper soffrire. Non è rubare, è ferocia. È una vocazione. ([[Maurizio Crosetti]])
*La Juve è davvero diversa. C'è un'ossessione per la vittoria, sempre, l'ossessione di rimettersi sempre in gioco, non c'è mai tempo per la soddisfazione, per festeggiare perché davanti c'è sempre la prossima sfida da vincere. Al mio arrivo ho visto dei guerrieri, dei giocatori con questa mentalità e ho capito perché è questo il club che vince. ([[Miralem Pjanić]])
*La Juve è l'immagine di [[Torino]] nel mondo. ([[Piero Fassino]])
*La Juve è l'unica squadra i cui tifosi sono distribuiti in modo uniforme su tutto il territorio, mentre I'[[Football Club Internazionale Milano|Inter]], per esempio, riunisce in particolare quelli del Nord Italia. È anche la squadra i cui tifosi sono divisi tra destra e sinistra, al contrario della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], i cui sostenitori sono essenzialmente di sinistra o del [[Associazione Calcio Milan|Milan]] [di proprietà di Silvio Berlusconi], i cui tifosi sono maggiormente orientati al centro-destra. La Juve è diventata una sorta di partito nazionale popolare, così come l'erano la [[Democrazia Cristiana]] e il [[Partito Comunista Italiano]] al loro tempo. Con la scomparsa dei partiti di massa, è l'unico fattore di integrazione che va aldilà dell'appartenenza locale. ([[Ilvo Diamanti]])
*La Juve è la Juve. Insieme all'Inter è l'avversario di sempre. Abbiamo avuto anche il Napoli alla fine degli anni Ottanta, poi un po' le romane, però alla fine la lotta si è sempre fatta soprattutto con la Juventus per quanto riguarda i campionati, e con l'Inter per la rivalità storica della città. Quindi, la Juve rimane sempre la Juve. Più si va avanti con la carriera e più speri di giocare questo tipo di partite. Sono queste le partite che danno qualcosina in più, non devi andare a cercare nel fondo del barile le emozioni, perché escono naturalmente.<br/> [...] È una società ambiziosa per tutto quello che ha vinto, per la storia, per il passato e credo anche per quello che potrà essere il futuro... ([[Paolo Maldini]])
*La Juve è qualcosa di più di una squadra, non so di­re cosa, ma sono orgoglioso di farne parte. ([[Gaetano Scirea]])
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*Quando è arrivato quel ladro di Moggi ho smesso di tifare per la Juventus... non ho cambiato squadra perché non si può cambiare squadra. Quando lo abbiamo cacciato ho ricominciato a tifare per loro, però adesso hanno ripreso il potere... Moggi è sempre a Torino, Giraudo accompagna Andrea Agnelli a fare tutti... tutti i giri... mi hanno raccontato... Quindi insomma mi sono strarotto e non tifo più Juve. ([[Marco Travaglio]])
*Quando ero all'Inter e ci fischiavano un rigore dubbio nessuno diceva niente, quando ero alla Juve scoppiava sempre un casino. ([[Christian Vieri]])
*Quando ero piccolo la rivalità con Torino era totalizzante. Una rivalità personificata anche – e soprattutto – dalla Juventus. L'insopportabile Juventus, la magnifica Juventus. Squadra di meridionali: ci sono più tifosi juventini al Sud che non a Torino, questo è certo. ([[Roberto Saviano]])
*Quando indosso i colori bianconeri sento delle sensazioni positive, mi dà la carica e sento di voler sempre difendere questa squadra. ([[Carlos Tévez]])
*{{NDR|Nel 2009}} Quando la Juve era gestita da [[Luciano Moggi|Moggi]] non mi è mai piaciuta, l'ho detto pubblica­mente e ho avuto ragione, pur­troppo. Un club di rango non meritava la B. Ora con i nuovi dirigenti, soprattutto con [[Jean-Claude Blanc|Blanc]], c'è molta cordialità e amicizia. ([[Karl-Heinz Rummenigge]])
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*Si consolava pensando che quando andava all'università, a Pisa, un suo amico siciliano, del quale tutto si poteva dire tranne che facesse distinzioni razziste, in un momento di ebrietas aveva tracciato «l'identikit del perfetto idiota»: e tra le altre caratteristiche fondamentali, che Massimo non ricordava, doveva essere ingegnere, juventino e calabrese. ([[Marco Malvaldi]])
*Significa emozione, orgoglio, voglia di combattere, identificazione con una storia. La Juve si sceglie, non è la squadra del gonfalone, del municipio, della città. È un innamoramento che dura nel tempo. ([[Pierluigi Battista]])
*Sono un tifoso bianconero [perché] è il club che ha vinto di più nella storia del calcio italiano, un po' come il Bayern da noi, e ha sempre avuto campioni e allenatori di grandissimo livello. Per questo motivo da sempre sono un suo sostenitore. ([[Franz Beckenbauer]])
*{{NDR|Sulla mostra ''Juventus. 110 anni a opera d'arte'' nel 2007}} Squadra anche fisica, la Juve lo è sempre stata. Non si sospettava che fosse anche metafisica. ([[Maurizio Crosetti]])
*Stare alla Juve era come lavorare alla FIAT. Risultati, ordine, disciplina. ([[Dino Zoff]])
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===[[Andrea Agnelli]]===
[[File:Juventus 2008-09 - Bianconeri.jpg|thumb|upright=1.2|Il soprannome ''Bianconeri'' racchiuso tra le (allora) due stelle e stampato all'interno delle maglie juventine della stagione 2008-2009.]]
 
*Chi lavora per la Juventus deve avere ben presente che noi gioiamo solo al raggiungimento dell'obiettivo finale, e quindi il risultato finale e quindi il trofeo, non la singola partita; la singola partita è una mentalità che non ci deve appartenere.
*È celebre una frase dell'[[Gianni Agnelli|Avvocato]] in passato: «Forse uno dei fattori che ha aiutato la Juventus a diventare la squadra più tifata in [[Italia]], è il fatto che al suo nome non avesse legato il nome di una città, permettendole automaticamente di non essere legata, e di raggiungere un gruppo che non deve sentirsi necessariamente legato ad un territorio». A me però piace ricordare l'opposto: che quando andiamo in [[Europa]], quando si parla di Juventus, si parla di Juventus Turin, quindi si lega automaticamente quello che è il nome della squadra al nome della città. Quindi quello che per noi è importante è portare più in alto possibile il nome della nostra società che è comunque profondamente legato al nome della città. Poi da ultimo, quale che sia l'effetto, quale che sia la riconoscibilità, quando alla fine conquistiamo un trofeo, questo trofeo a [[Torino]] deve venire, quindi questo ci lega alla città.
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*[La Juventus] non è una squadra, è un fenomeno sociale. La nobiltà le viene dagli anni, più giovane di poco ad altri club di [[Torino]] troppo esclusivi per non morire di solitudine. Il Duca degli Abruzzi esprimeva plus-calore con altri nobili che presto si vergognarono dei propri slanci plebei. Il calcio squalificava socialmente in [[Gran Bretagna]] e Scandinavia, dove era localizzabile l'élite della nuova religione sportiva. Borghesi ancora ignari unirono i propri estri snobistici chiamando pedissequamente Juventus la loro prima collusione pedatoria.
*La gentile Torino spasimava per le rozze grandigie d'un popolo artigiano e contadino che inglesi ed europei centro-nordici stavano riportando all'industria. La Juventus fu sempre vagamente odorosa di privilegio sociale. Gli aristòcrati si beavano del Torino plebeo (esattamente come al [[Associazione Calcio Milan|Milan]]): a mezzo fra loro e la plebe usavano profondere slanci plus-calorici i borghesi colpevoli della retorica Juve.
*Il tifoso juventino è borghese o aspirante borghese. Si manifesta dove un capoluogo abbia da farsi perdonare nequizie medioevali. Fuor dal [[Piemonte]], i più devoti juventini sono [[Lombardia|lombardi]], e ancora emiliani di Romagna. Se c'entri anche il Re [[Casa Savoia|sabaudo]] non so dire. Fatto è che la "Juventinitas" è un sentimento che fa casta. Io spesso ironizzo chiamando Thugs i devoti della dea Kahlì: ma sotto sotto li invidio. Hanno un garbo, una certezza, un piglio che non sempre si scopre.
*Uno scudetto vinto da altre è sempre perso dalla Juventus: e proprio questo è il fascino del [[campionato italiano di calcio|campionato]].
 
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*L'anti-juventinismo è un lavoro, un mestiere che paga. Nei media la Juventus fa audience a prescindere: puoi parlarne bene e puoi parlarne male. Così c'è chi si è creato un personaggio.
*L'anti-juventinismo militante si basa su mille contraddizioni. Ha attraversato il culmine nel momento di Calciopoli, quando non c'erano nemmeno prove reali a sostegno di quelle accuse. Si è poi attenuato negli anni in cui la Juve arrivava settima. Nel momento in cui la Juventus è tornata forte è risorto l'anti-juventinismo d'accatto, quello di professione, il più becero. Questa altalena dimostra che per placare questa sindrome la Juve dovrebbe tornare sesta o settima. Vi sembra normale tutto ciò?
*Si parla del "potere della Juventus" che viene identificata con la Fiat e la famiglia Agnelli che, peraltro, non era l'unica famiglia depositaria del potere, ma poi mancano le prove. Certo, avere dietro la Fiat dà potere economico e questo rende forte la squadra, però dov'è il reato? Allora anche il Real Madrid o il Bayern Monaco hanno "potere"… Sento in continuazione dei teoremi sui furti della Juventus, che poi vengono smentiti dai fatti.
 
===[[Alessandro Del Piero]]===
[[ImmagineFile:Alessandro Del Piero 2008 cropped.jpg|thumb|Alessandro Del Piero, giocatore della Juventus dal 1993 al 2012, è il detentore dei record di maggior numero di vittorie, presenze e reti nella storia del club.]]
 
*Chi conosce la Juventus, sa che dopo che si è vinto, bisogna rivincere. E rivincere ancora.
*{{NDR|In occasione del ritorno in serie A nel 2007}} Oggi è il momento di ringraziare il nostro pubblico, i nostri tifosi, la gente della Juve. È il momento di ringraziare i ragazzi, i giovani, tutti quelli che non hanno mai smesso di credere nello sport e di credere in noi. Grazie a chi ha corso e non si è mai fermato, anche nei momenti più incerti e di fronte alle sfide più difficili. Ce l'abbiamo fatta. Tutti insieme. E allora grazie, per averci creduto e per non averci lasciati soli. Grazie per aver ricordato, in ogni momento, Alessio e Riccardo, che sentiamo con noi anche oggi. Oggi si chiude questa stagione e siamo pronti per ricominciare. Perché noi siamo, e saremo sempre, la Juve. Grazie a tutti.
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*Alla fine vince sempre la Juve [...] perché da novant'anni ha la stessa proprietà, la stessa famiglia alla guida, quindi una grande esperienza e un portafoglio in grado di sopportare i tempi. La continuità migliora tutti e non lascia alibi ai giocatori. Sei in mezzo al meglio e te lo devi meritare. Questo spiega perché quasi qualunque giocatore, anche il più eccentrico, diventi alla Juve qualcosa di diverso, improvvisamente placato e saggio. Perché oltre la Juve non c'è niente, se non te ne accorgi non sei da Juve. [...] Non ha una città alle spalle, una piazza che chieda continuamente spiegazioni. Ha il sentimento algido di una grande azienda, si può far solo quello che serve, senza dare spiegazioni al popolo. [...] La Juve è sempre presente, ma lontana, nessuno arriva a toccarla. [...] La Juve, in sostanza, è l'unica società più forte della propria gente.
*La Juve è l'unica squadra nazionale, esattamente come la FIAT è stata l'unica industria nazionale.
*La Juventus è una macchina straordinaria che ogni giorno fa salire a bordo quindici milioni di suoi tifosi.
 
===[[Beppe Severgnini]]===
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*La storia che ti lega alla tua squadra del cuore è qualcosa di romantico [...]. Per un tifoso della Juventus è ancora più difficile da dimostrare in quanto è una squadra così vincente. Per cui sento un po' come un dovere da scrittore spiegare che la Juventus è la squadra che ha più vinto e perduto – e proprio sapendo perdere si impara a vincere. Amarla in questo modo dà ancora quel senso romantico di tifo che appartiene ad epoche passate.
*{{NDR|A [[Claudio Ranieri]] e [[Jean-Claude Blanc]] nel 2008}} Non preoccupatevi di dare una nuova immagine della Juventus, recuperate piuttosto quella che ha sempre avuto: la storia dice che è quella giusta. Si può essere gentiluomini anche immersi nell'odio sportivo di mezza Italia, come hanno ben dimostrato Boniperti o l'avvocato Agnelli, e le Fiat le hanno sempre comprate anche i tifosi dell'Inter o della Fiorentina. Nulla viene a mancare, nell'integrità di un galantuomo, se i tifosi avversari ti fischiano e ti insultano. Anzi, questo è diventato nel tempo l'alimento principe della dieta bianconera: l'odio degli avversari, il livore, il rancore, gli insulti.
*{{NDR|Nel 2008, in occasione al ritorno della Juventus in Champions League}} Per un vecchio tifoso bianconero come me, in effetti, veder partire una stagione senza la Juve in serie A, o senza la Juve tra le favorite, o senza la Juve nelle coppe europee, com'è successo negli ultimi due anni, è stato come ritrovarsi in un posto veramente lontano, straniero, assurdo: in Alaska, in Patagonia. Sì, si può dire che a questo punto noi tifosi juventini siamo tornati a casa. Insieme a noi sono tornati a casa i nostri fuoriclasse, Del Piero, Nedved, Buffon, Camoranesi, Trezeguet, Chiellini, [Cristiano] Zanetti, che non hanno abbandonato la barca in difficoltà ma sono rimasti a soffrire e hanno puntato la carriera su questo ritorno. E un simile binomio tifosi-campioni, questo grumo di passione e di forza, di amore e di classe, di quantità e di qualità, rappresenta effettivamente la Juventus – la sua storia, la sua tradizione. Dunque, quando si parla di ritorno a casa si parla di una cosa vera, reale: perché la casa della Juventus è la battaglia per la vittoria.
*Per venire amati da me non è mai stato necessario essere dei campioni, se si giocava in difesa nella Juve [...] È il fatto stesso che loro difendessero ad appassionarmi, perfino a commuovermi: là davanti un nuvolone di gloria, coi più forti attaccanti del mondo che si danno il cambio a gonfiare la rete [...]; a centrocampo uno scroscio continuo di genio, estro e furia agonistica [...]; in porta, vabbe', è stata quasi solo leggenda [...]; ma è in difesa che si è sempre costruita la supremazia della Juventus, in questa scuola di vita fatta di attenzione, tempismo, corsa, fatica e sacrificio che non può tramontare mai, perché chiunque abbia osato contraddirla, concependo un calcio solo offensivo, è sempre stato spazzato via.
*Quasi cinquant'anni dopo mi ritrovo a festeggiare questo ennesimo scudetto [2012/13] con la stessa gioia del primo (1967), e come sempre il passato riaffiora tutto insieme nello stesso momento, e si mescola al presente, ricreando il formidabile tutt'uno che è la patria che mi sono scelto: la zebra che corre nella savana mentre Haller mi prende in collo in Versilia e Vidal fa il cuore con le mani; le punizioni di Pirlo che coincidono con quelle di Platini, di Baggio e di Del Piero; Pogba che danza, Cabrini che si sgancia, Furino che copre; Bettega che incorna, Vialli che ritorna; Marchisio e Zidane che si passano la palla, Ibra che si fa rimbalzare addosso i difensori; Nedved che cambia passo, l'Avvocato che sorride, Barzagli che anticipa, Tardelli che contrasta, Montero che picchia, Scirea che si sgancia, Buffon che esce, Zoff che vola, Vucinic che fa l'assist, Inzaghi che la mette dentro, Rossi che la mette dentro, Vieri che la mette dentro, Trezeguet che la mette dentro; Lippi che alza le braccia; Conte che sventola la bandierina del corner...
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===[[Slogan calcistici|Slogan]]===
[[ImmagineFile:Juventus109.jpg|miniatura|upright=1.5|Striscione che celebra i 109 anni della Juventus]]
 
*Fino alla fine.<ref>Slogan juventino.</ref>
*La Juve ruba.<ref>Slogan antijuventino.</ref>
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==Note==
<references />
 
===Fonti===
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