Viktor Andrijovyč Kravčenko: differenze tra le versioni

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===Citazioni===
*Ogni ora che passa mi trasforma sempre più in un uomo senza patria, senza famiglia, senza amici... Non rivedrò mai più i miei parenti, i miei amici, tutti coloro che sono la carne della mia carne e il sangue del mio sangue: non stringerò più le loro mani, non sentirò più le loro voci... Esattamente come se non esistessero più: qualcosa d'infinitamente prezioso è dunque morto in me. D'ora in avanti, la mia vita sarà muta e vuota per sempre, irremissibilmente... (vol. 1, cap. 1, p. 12)
 
*Nessun uomo libero, ne sono certo, può spiegarsi come, per un cittadino di un paese totalitario, tutto ciò {{NDR|la defezione}} sia il 'delitto' più spaventoso che si possa immaginare per le sue ripercussioni e le sue conseguenze. Un gesto simile costituisce la suprema apostasia che si possa commettere al cospetto di un dio terrestre. Non solo chi l'ha commessa si trova trasformato ufficialmente in un relitto, in un povero diavolo i cui giorni sono contati, ma non gli è neppure consentito di corrispondere con coloro che ama e che sono rimasti nel paese nativo. La sua fronte porta il segno fatale di Caino, poiché qualunque cittadino sovietico si condannerebbe a un vero suicidio politico, nonché al suicidio ''tout court'', se osasse avvicinarlo o attestargli la minima simpatia. (vol. 1, cap. 1, p. 14)