Mohammad Reza Pahlavi: differenze tra le versioni
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*Ritengo che gli storici del futuro stabiliranno che la [[guerra fredda]] ebbe inizio proprio nell'Iran. Dovunque ve n'erano i segni, ma i primi indizi si delinearono chiaramente nel nostro paese. In seguito a quanto era successo nell'Azerbaijan, l'America, per la prima volta nella storia, cominciò ad assumere una funzione di guida nel Medio Oriente. L'esperienza indusse Truman alla formulazione di quella dottrina che salvò la Grecia e Turchia dall'imperialismo comunista, e aprì la strada alla politica di Eisenhower. (p. 135)
*Le [[Organizzazione delle Nazioni Unite|Nazioni Unite]] sono diventate più forti, e l'idea di un corpo di polizia internazionale è stata accettata da tutto il mondo, sia in teoria sia in pratica. (p. 142)
*Noi non facciamo affidamento su una politica di supina e passiva neutralità; siamo franchi amici dei nostri amici, e contiamo sulla loro amicizia. Se qualcuno ci irrita, ci insulta o ci minaccia, non intendiamo per questo smentire il nostro modo di pensare o il nostro modo di agire nei suoi riguardi. Non facciamo come le civette che appollaiate sulle rovine lanciano (o dalla rete radiofonica internazionale) per condannare il prossimo e rimanere nello stesso tempo infelici, poveri e deboli. Al contrario diventiamo giorno per giorno più forti e più ricchi; stiamo edificando una nuova nazione e contemporaneamente cerchiamo di conservare gli aspetti più positivi del sentimento nazionalistico. (p. 143)
*Sia il [[nazionalismo]] sia l'imperialismo possono essere a doppio taglio. Nella sua autentica forma il nazionalismo può guidare una nazione verso grandi imprese. Esso, per esempio, è stato indubbiamente alla base di molti notevoli progressi americani; non è certo piccolo il merito di mio padre per aver saputo risvegliare l'istintivo nazionalismo del suo popolo.<br>D'altra parte lo spirito nazionalistico, abilmente manovrato da politicanti o da un potere esterno, costituisce un ideale strumento per infiltrazioni imperialistiche, per il sovvertimento o per il suicidio nazionale. (p. 144)
*Chiunque è capace di demolire, ma pochi sanno edificare. È caratteristica strana ma universale della natura umana reagire con maggior entusiasmo ai richiami di forze negative piuttosto che all'incitamento alla riedificazione di una nazione. Demolire è facile ed emozionante; edificare è invece un processo lento e difficile. (p. 145)
*Un [...] mezzo per scoprire il vero e il falso [[nazionalismo]] consiste nel chiedere spietatamente a questa gente qual è il loro effettivo programma per edificare il paese. Se essi non hanno un piano positivo, oppure se il loro progrmma consiste in frasi vaghe che non dicono nulla, oppure ancora, se esi hanno idee ragionevoli, ma si rifiutano di concentrarsi su attività pratiche per realizzarle, farete bene a diffidare del loro milantato nazionalismo. Se sono invece in grado di mostrarvi un programma positivo, di esporvi progetti praticamente realizzabili, e di dimostrarvi una serena e tenace risolutezza a operare per il benessere del paese, allora avrete buone ragioni di prestar fede alle loro affermazioni nazionalistiche. (p. 146)
*Permettere al popolo di esprimerre i propri pensieri non soltanto costituisce un mezzo di sfogo, ma può anche portare alla scoperta di abusi che hanno bisogno di urgente rimedio. (p. 147)
*L'America non ha mai tentato di dominarci come hanno fatto i vecchi imperialisti, e noi non lo tollereremmo se lo facesse; allo stesso modo ci comporteremo nei nostri rapporti tutti gli altri paesi. (p. 150)
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