Marcello Veneziani: differenze tra le versioni

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==Citazioni di Marcello Veneziani==
*A Roma c'è un solo muro che non si può varcare, e sono proprio le Mura Vaticane dove il Regnante<ref>L'allusione qui a [[Papa Francesco]] è evidente.</ref> predica al mondo, ma non a casa sua, di abbattere i muri e accogliere tutti.<ref>Da ''Tramonti'', Giubilei Regnani, Roma, 2017, p. 216. ISBN 978-88-98620-40-1</ref>
*[[Alfredo Cattabiani|Cattabiani]] ha calato il senso della trascendenza nel mondo, mostrando i nessi sottili, invisibili ma tenaci, che legano il cosmo in tutte le sue fibre. Cattabiani ha tirato fuori dalla superstizione e dal feticismo i legami dell'uomo con la terra, con l'acqua, con gli animali, con il cielo, con gli astri; e al tempo stesso ha composto un viaggio spirituale nella fede cristiana vissuta attraverso i santi e le feste, i calendari e gli innesti nelle civiltà precristiane. (''Imperdonabili'', Venezia, 2017, p. 493, ISBN 978-88-317-2858-4)
*C'è la necessità di capire, non mi stancherò mai di ripeterlo, che la memoria condivisa non è una boutade.<ref>Da ''Quotidiano Nazionale'', 15 luglio 2003, p. 13.</ref>
*C'è una tirchieria maniacale e artigiana­le nelle piccole cose che dà più soddisfa­zione dell'avarizia nelle grandi. Rammen­di invisibili agli occhi altrui, atti piccini che fai di nascosto, te ne vergogni e perciò covi un segreto con te stesso e una compli­cità con le cose. Ti senti più furbo, rispar­mioso e furfantello. E t'illudi di vivere a sbafo. La vita felice è fatta di micragnose delizie.<ref>Da [http://www.ilgiornale.it/rubrica_cucu/gustosi_momenti_trascurabile_pidocchieria/27-03-2011/articolo-id=514023-page=0-comments=1 ''Gustosi momenti di trascurabile pidocchieria''], ''il Giornale.it'', 27 marzo 2011.</ref>
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*Ci sono almeno tre [[destra|destre]]: la destra liberale, un po' conservatrice sul piano dei valori, liberista in economia, anticomunista e garantista; la destra della tradizione, con significative varianti cattoliche o ribelli; la nuova destra, sociale e comunitaria, critica verso il dominio del mercato e il modello consumista.<ref>Da [http://www.ilgiornale.it/cultura/il_sobrio_orgoglio_essere_destri/06-10-2010/articolo-id=478234-page=0-comments=1 ''Il sobrio orgoglio di essere "destri"''], ''il Giornale.it'', 6 ottobre 2010.</ref>
*Con l'ottimismo della disperazione, che è oggi molto più pertinente del gramsciano ottimismo della volontà, dico che quest'epoca odora troppo di morte e di declino, canta e balla sul ciglio del burrone, avverte di essere a un passo dal paradiso e a due dall'inferno, in sequenza automatica.<ref>Da ''Il Censis-khan o l'Italia del nostro scontento'', ''Libero'', 9 dicembre 2007.</ref>
*Credo che il [[droga]]rsi sia il gesto estremo e delirante di una religione rovesciata, la ricerca di un assurdo aldilà, un altro mondo, tramite il dio dell'ebrezza, Dioniso. Una religione di paradisi momentanei, paradisi infernali. (da ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, p. 496, ISBN 978-88-317-2858-4)
*E allora perché quei programmi di successo sorgono solo a sinistra? Escludo l'ipotesi etnico-politica suggerita dalla sinistra stessa: noi razza di sinistra siamo più intelligenti, eticamente migliori e possediamo la verità. No, non credo a queste differenze antropologiche e a questo Verbo incarnato in un versante ideologico.<ref>Da [http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_perche_tv_destra_non_esiste/19-11-2010/articolo-id=487896-page=0-comments=1 ''Ecco perché in Tv la destra non esiste''], ''il Giornale.it'', 19 novembre 2010.</ref>
*E venne il giorno del Giudizio Universale, il mondo fu giudicato da un dio imbecille. Un mondo guidato da cretini e presieduto dal principe dei cretini: non ho altre parole per riassumere il senso della bufala cosmica delle rivelazioni di Wikileaks. (da [http://www.ilgiornale.it/interni/macche_11_settembre_e_1_aprile_diplomazia/30-11-2010/articolo-id=490327-page=0-comments=1 ''Macché 11 settembre, è il 1° aprile della diplomazia''], ''il Giornale.it'', 30 novembre 2010)
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*Il liberalismo vorrebbe essere l'ideologia che supera le categorie di destra e sinistra, spappola anzi le ideologie e si presenta come ulteriore ad esse. Il suo totem è il mercato e il suo habitat naturale, il suo orizzonte è la società capitalista che non se la passa bene con i movimenti conservatori, ma decisamente se la passa male con i modelli statalisti di sinistra. Se invece ci trasferiamo sul piano dei costumi, famiglia e diritti civili, allora lo spirito liberal è più a sinistra, ma sconfina nel radical. (da ''Libero'', 9 settembre 2007)
*I revisionisti sono quelli che ripensano le proprie idee oltre che i fatti della storia. (da ''Libero'', 31 ottobre 2006)
* [[James Hillman]] era uno di quei cinque, dieci autori recenti che ha raggiunto la gloria in vita, come una celebrità globale. Lasciò molti orfani e pochi allievi, tanto pubblico e pochi studiosi nel suo solco. (''Imperdonabili'', Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 315)
*La democrazia è fondata sulla possibilità di scegliere e di mandare al governo ora gli uni, ora gli altri. [Fino al 1994] questo non c'era: la democrazia era garantita attraverso quote di potere locale o periferico subappaltate o concesse all'opposizione (di sinistra, naturalmente). Era il cosiddetto consociativismo. […] D'altra parte il sistema mediatico-culturale-giudiziario-sindacale-padronale-amministrativo non ha favorito la crescita di una classe dirigente alternativa sul versante destro. Anzi, ha bombardato ogni promettente nascita, a livello locale e nazionale, culturale e civile. (da ''Libero'', 17 aprile 2005)
*Ma davanti al disprezzo ideologico e razziale verso chi è di destra, lasciate che vi esorti alla sobria fierezza di essere e dirsi di destra. (da [http://www.ilgiornale.it/cultura/il_sobrio_orgoglio_essere_destri/06-10-2010/articolo-id=478234-page=0-comments=1 ''Il sobrio orgoglio di essere "destri"''], ''il Giornale.it'', 6 ottobre 2010)
*[[Curzio Malaparte|Malaparte]] fu populista e individualista, amando le «plebi» e il nazionalpopolare. Restò sempre un Superuomo dannunziano, con una vena estetica, esibizionista ed erotica che eccedeva sulla tensione ideale, etica e politica. Ossimoro vivente, incarnò la rivoluzione conservatrice: portò agli eccessi i due poli, la rivolta e la restaurazione. (citato in: ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, p. 423, ISBN 978-88-317-2858-4)
*[Malaparte] coltivò gli opposti radicalismi: fu fascista e maoista, difese Gobetti e Dumini per l'assassinio di Matteotti, elogiò Lenin e Farinacci, corteggiò Mussolini e Togliatti, finendo poi tra le braccia di padre Virginio Rotondi. (''op. cit.'', p. 424)
*[[Marcel Proust]] ha percorso contromano il '900, guardando nello specchietto retrovisore. È andato incontro all'800, lo ha rianimato nel pieno fervore modernista e futurista del suo tempo. Fuori infuriava il futuro, splendeva il Sol dell'Avvenire, si cantava la bellezza della macchina e della velocità. Ma dentro la sua stanza foderata di sughero non arrivavano gli spasmi della modernità, il viaggio si compiva nella mente innamorata, insieme a una straordinaria rivoluzione, in senso astronomico. (da [http://www.ilgiornale.it/news/cos-marcel-proust-scopr-passato-pieno-futurismo.html ''Così Marcel Proust scoprì il passato in pieno futurismo''], ''il Giornale.it'', 31 ottobre 2011)
*Ma si accettano scommesse che ciò non accadrà!... Se ci dovesse essere una censura [[politica]] nei confronti di [[Michele Santoro|Santoro]] e [[Enzo Biagi|Biagi]], anch'io scenderò in piazza per impedirlo, per manifestare in loro difesa. (da ''Sciuscià'', Rai2, 24 maggio 2002<ref>Citato in [[Marco Travaglio]], ''[http://www.repubblica.it/2003/k/rubriche/cartacanta/22agosto/22agosto.html Carta Canta – Lo smemorato di Cologno]'', ''la Repubblica'', 21 agosto 2005</ref>)
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*Non vi mettete scuorno, napoletani e affini, ma l'Espresso e Santoro hanno ragione: [[Napoli]] è veramente una città impossibile, insopportabile, malata. Mancavano i duemila delinquenti liberati solo a Napoli e dintorni dall'indultaccio per darle la mazzata finale. Ora la delinquenza galoppa con il plauso della gente e don [[Clemente Mastella]] con il suo vice Manconi hanno voglia a dire che l'indulto non c'entra: mentre lo ripetevano, venivano acchiappati a Napoli quattro delinquenti che avevano ucciso per rapina e tre di loro erano usciti freschi freschi dal carcere, grazie all'indulto. Ma non è solo questione di indulto, ne convengo. Il problema è Napoli. Che è davvero una brutta chiavica, per dirla in linguaggio indigeno. [...] Andate per le strade dove trabocca l'immondizia, per i quartieri dove regna il casino e il rumore, per le piazze e i vicoli dove comanda la guapparia e dilaga la furbizia truffaldina. No, Napoli non si sopporta. (da ''Gli stracci di Napoli'', ''Libero'', 26 settembre 2006)
*Ogni volta che il professor [[Roberto de Mattei|De Mat­tei]] critica Darwin, l'evoluzionismo e il rela­tivismo, combatte l'aborto e l'eutanasia, e infine sostiene che le catastrofi sono un castigo divino, i difensori della libertà e della tolleranza insorgono indignati non per criticarlo, come è comprensibile, ma per cacciarlo dal Cnr. (da ''[http://www.ilgiornale.it/rubrica_cucu/cacciate_quello_studioso_e_cattolico_vero/02-04-2011/articolo-id=515056-page=0-comments=1 Cacciate quello studioso, è un cattolico vero]'', ''il Giornale.it'', 2 aprile 2011)
* [ [[Randolfo Pacciardi]] ] Partì [per la [[w:Guerra civile spagnola|guerra civile spagnola]] ] [[antifascismo|antifascista]] e tornò [[Anticomunismo|anticomunista]]. (''Imperdonabili'', Venezia, 2017, p. 458, ISBN 978-88-317-2858-4)
*Preferiscono bruciare l'Italia più che i rifiuti? Meritano di vivere nei rifiuti più che in Italia. Hanno scelto di incenerire la loro nazionalità, anziché l'immondizia. Se esiste l'espulsione degli immigrati clandestini, dovrebbe esistere anche l'espulsione degli italiani che offendono il proprio Paese. Sulla loro carta d'identità alla voce nazionalità, togliete italiana e metteteci: immondizia. Meritano di essere rappresentati dall'immondizia. (da [http://www.ilgiornale.it/interni/cacciamo_dallitalia_chi_brucia_tricolore/23-10-2010/articolo-id=481999-page=0-comments=1 ''Cacciamo dall'Italia chi brucia il tricolore''], ''il Giornale.it'', 23 ottobre 2010)
*[...] quel che resta sono le opere aristocratiche dei vinti, i [[Giuseppe Tomasi di Lampedusa|Tomasi]] e i [[Dino Buzzati|Buzzati]], i [[Mario Praz|Praz]] e i [[Guido Morselli|Morselli]], i [[Giuseppe Berto|Berto]] e gli [[Carlo Alianello|Alianello]]. O di vinti a disagio nel campo dei vincitori, come Pavese e Pasolini. (da ''I vinti: i perdenti della globalizzazione e loro elogio finale'', Mondadori, Milano, 2004, p. 121)
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*Si potrebbe poi dedurre una sorta di legge generale dell'opinione pubblica secondo cui a criticare sono più bravi quelli di sinistra, a governare sono più adatti quelli del centrodestra. (da [http://www.ilgiornale.it/interni/ecco_perche_tv_destra_non_esiste/19-11-2010/articolo-id=487896-page=0-comments=1 ''Ecco perché in Tv la destra non esiste''], ''il Giornale.it'', 19 novembre 2010)
*Sul piano dei fatti resta vero che, alla fine, la cosiddetta destra ha commesso meno errori in campo e in teoria della cosiddetta sinistra, ha saputo cogliere meglio la realtà e dar voce ai popoli, ha più aiutato lo sviluppo ed è stata più efficace, ha saputo meglio temperare libertà e tradizione, libertà e sicurezza, e ha meno vessato, perseguitato, oppresso i cittadini. (da [http://www.ilgiornale.it/cultura/il_sobrio_orgoglio_essere_destri/06-10-2010/articolo-id=478234-page=0-comments=1 ''Il sobrio orgoglio di essere "destri"''], ''il Giornale.it'', 6 ottobre 2010)
*[[Totalitarismo]]: tutto è dentro, niente è fuori, e tutto quel che resiste viene fatto fuori. (''Imperdonabili'', Venezia, 2017, p. 376, ISBN 978-88-317-2858-4)
*Tre cose da noi conducono al disprezzo o alla morte civile: avere opinioni contrarie al politicamente corretto e magari in sintonia con il buon senso comune, preferendo i valori tradizionali, civili e religiosi; avere un giudizio diverso sul fascismo e sull'antifascismo, ma anche sul comunismo, rispetto al canone dominante; preferire Berlusconi ai suoi avversari o ex alleati. (da [http://www.ilgiornale.it/cultura/il_sobrio_orgoglio_essere_destri/06-10-2010/articolo-id=478234-page=0-comments=1 ''Il sobrio orgoglio di essere "destri"''], ''il Giornale.it'', 6 ottobre 2010)
*{{NDR|Su [[Fausto Gianfranceschi]]}} Uomo di destra, sanguigno e diretto, cattolico apostolico romano, non per modo di dire, «reazionario» [...] Polemista vivace [...] fu uno tra i primi miei riferimenti umani e culturali che conobbi sbarcando a Roma quand'ero ragazzo.<ref>Da [http://www.ilgiornale.it/news/e-morto-fausto-gianfranceschi-ultimo-intellettuale.html ''È morto Fausto Gianfranceschi, ultimo intellettuale reazionario''], ''il Giornale.it'', 20 febbraio 2012.</ref>
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*Ogni [[assoluto]] trasferito in terra produce mostri, despoti, violenze, regimi totalitari.<ref name=ven137>''op. cit.'', p. 137</ref>
*Quando tramontano i [[mito|miti]], il loro posto è assunto dagli [[idolo|idoli]]. Non è la [[ragione]] a occupare gli spazi lasciati dalla mitologia, ma l'idolatria.<ref>''op. cit.'', p. 112</ref>
== ''Imperdonabili'' ==
 
*[[Alfredo Cattabiani|Cattabiani]] ha calato il senso della trascendenza nel mondo, mostrando i nessi sottili, invisibili ma tenaci, che legano il cosmo in tutte le sue fibre. Cattabiani ha tirato fuori dalla superstizione e dal feticismo i legami dell'uomo con la terra, con l'acqua, con gli animali, con il cielo, con gli astri; e al tempo stesso ha composto un viaggio spirituale nella fede cristiana vissuta attraverso i santi e le feste, i calendari e gli innesti nelle civiltà precristiane. (''Imperdonabili''Marsilio Editore, Venezia, 2017, p. 493, ISBN 978-88-317-2858-4)
*Credo che il [[droga]]rsi sia il gesto estremo e delirante di una religione rovesciata, la ricerca di un assurdo aldilà, un altro mondo, tramite il dio dell'ebrezza, Dioniso. Una religione di paradisi momentanei, paradisi infernali. (da ''Imperdonabiliop. cit.'', Venezia, 2017, p. 496, ISBN 978-88-317-2858-4)
* [[James Hillman]] era uno di quei cinque, dieci autori recenti che ha raggiunto la gloria in vita, come una celebrità globale. Lasciò molti orfani e pochi allievi, tanto pubblico e pochi studiosi nel suo solco. (''Imperdonabiliop. cit.'', Venezia, 2017, ISBN 978-88-317-2858-4, p. 315)
*[[Curzio Malaparte|Malaparte]] fu populista e individualista, amando le «plebi» e il nazionalpopolare. Restò sempre un Superuomo dannunziano, con una vena estetica, esibizionista ed erotica che eccedeva sulla tensione ideale, etica e politica. Ossimoro vivente, incarnò la rivoluzione conservatrice: portò agli eccessi i due poli, la rivolta e la restaurazione. (citato in: ''Imperdonabiliop. cit.'', Venezia, 2017, p. 423, ISBN 978-88-317-2858-4)
*[Malaparte] coltivò gli opposti radicalismi: fu fascista e maoista, difese Gobetti e Dumini per l'assassinio di Matteotti, elogiò Lenin e Farinacci, corteggiò Mussolini e Togliatti, finendo poi tra le braccia di padre Virginio Rotondi. (''op. cit.'', p. 424)
* [ [[{{NDR|Randolfo Pacciardi]] ]}} Partì [per la [[w:Guerra civile spagnola|guerra civile spagnola]] ] [[antifascismo|antifascista]] e tornò [[Anticomunismo|anticomunista]]. (''Imperdonabiliop. cit.'', Venezia, 2017, p. 458, ISBN 978-88-317-2858-4)
*[[Totalitarismo]]: tutto è dentro, niente è fuori, e tutto quel che resiste viene fatto fuori. (''Imperdonabiliop. cit.'', Venezia, 2017, p. 376, ISBN 978-88-317-2858-4)
==Note==
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