Michail Bakunin: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
+paragrafo, bibliografia
Riga 6:
*Chi dice stato o diritto politico, dice forza, autorità, predominio: ciò presuppone l'ineguaglianza di fatto.<ref name=fus>Citato in [[Diego Fusaro]], ''[http://www.filosofico.net/bakunin.htm Michail Bakunin: vita e pensiero, cronologia della vita]''.</ref>
*Dal punto di vista naturale, gli uomini sono presso a poco eguali, e le doti ed i difetti quasi si compensano in ciascuno. Sono due sole le eccezioni a questa legge dell'eguaglianza generale: gli uomini di genio e gli idioti.<ref name=conf>Da ''Conferenze / Michele Bakounin'', La Spezia: Tip. La sociale, 1921 (Pubblicazioni del "Libertario" – edito da LiberLiber).</ref>
 
*Il [[caffè]], per esser buono, deve essere nero come la notte, dolce come l'amore e caldo come l'inferno.<ref>Da ''Vita di un rivoluzionario''.</ref>
*Il diritto alla [[libertà]] senza i mezzi per realizzarla è solo una chimera. E noi l'amiamo troppo la libertà, è vero? Per contentarci di una chimera. Noi ne vogliamo la realtà.<ref name=conf/>
Line 17 ⟶ 16:
*Marx è un comunista autoritario e centralista. Egli vuole ciò che noi vogliamo: il trionfo completo dell'eguaglianza economica e sociale, però, nello stato e attraverso la potenza dello Stato, attraverso la dittatura di un governo molto forte e per così dire dispotico, cioè attraverso la negazione della libertà. (1872)<ref name=fus/>
*Nessun individuo può riconoscere la sua propria umanità né per conseguenza realizzarla nella sua vita, se non riconoscendola negli altri e cooperando alla sua realizzazione per gli altri. Nessun uomo può emanciparsi altrimenti che emancipando con lui tutti gli uomini che lo circondano. La mia [[libertà]] è la libertà di tutti, poiché io non sono realmente libero, libero non solo nell'idea ma nel fatto, se non quando la mia libertà e il mio diritto trovano la loro conferma e la loro sanzione nella libertà e nel diritto di tutti gli uomini miei uguali.<ref>Citato in [[Errico Malatesta]], ''L’Anarchia''.</ref>
 
==''Dio e lo Stato''==
*[[Dio]] appare, l'uomo si annienta; e più la Divinità si fa grande, più l'umanità diventa miserabile.
*Il cristianesimo è precisamente la religione per eccellenza, perché espone e manifesta nella sua pienezza, la natura, la essenza di ogni sistema religioso, che è l'impoverimento, la servitù, l'annientamento dell'umanità a profitto della divinità.
*[[Problema dell'esistenza di Dio|Se Dio è]], l'[[uomo]] è schiavo; ora, l'uomo può e deve essere libero: dunque Dio non esiste.
*Tutte le [[religioni]] coi loro dèi, i loro semidei e i loro profeti, i loro messia e i loro santi, furono create dalla fantasia credula degli uomini non ancora giunti al pieno sviluppo ed al pieno possesso delle loro facoltà intellettuali.
 
==Citazioni su Bakunin==
Line 24 ⟶ 29:
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==
*Michail Alexandrovič Bakunin, ''Dio e lo stato'', traduzione di Giuseppe Rose, RL, Pistoia, 1974.
*Michail Alexandrovič Bakunin, ''Dio e lo Stato'', traduzione di Paolina Bissolati, Libreria internazionale di avanguardia, 1949.
 
==Altri progetti==