Carolina Invernizio: differenze tra le versioni

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'''Carolina Maria Margaritta Invernizio Quinterno''' (1851 – 1916), scrittrice italiana.
 
*Io ho dei [[critico|critici]] una allegra vendetta. Ché le mie appassionate lettrici e amiche sono appunto le loro mogli, le loro sorelle. (dall<ref>Dall'introduzione a ''Romanzi del peccato'').</ref>
*[[Lisbona]] è una delle città più belle del mondo, specialmente per la sua giacitura. Sorge essa a guisa di anfiteatro su poggi e colli, lungo la riva destra del Tago, e questo largo fiume, dalle arene d'oro, porge alla capitale del [[Portogallo]] uno dei nobili, vasti e sicuri porti interni che sianvi, il quale può contenere tutte le armate navali dell'Europa. (da<ref>Da ''Rina, o l'angelo delle Alpi'', vol. II, p. 29).</ref>
*Chi nega l'[[amore]] è un pazzo: non ha mai conosciuta la potenza, non è mai vissuto in modo completo, non è mai stato travolto da quel turbine impetuoso, che trascina con sé le più belle intelligenze, le coscienze più oneste, seminando cadaveri lungo la via... (da<ref>Da ''La sepolta viva'', p. 186).</ref>
 
==[[Incipit]] di alcune opere==
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==Citazioni su Carolina Invernizio==
*Era molto popolare, nel XIX secolo, Carolina Invernizio, che ha fatto sognare intere generazioni di proletari con storie che si intitolavano ''Il bacio di una morta'', ''La vendetta di una pazza'' o ''Il cadavere accusatore''. Carolina Invernizio scriveva malissimo e qualcuno ha osservato che aveva avuto il coraggio, o la debolezza, di introdurre nella letteratura il linguaggio della piccola burocrazia del giovane Stato Italiano (a cui apparteneva suo marito, direttore di una panetteria militare.) ([[Umberto Eco]])
 
==Note==
<references />
 
==Bibliografia==