María Zambrano: differenze tra le versioni

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*''Esilio sull'Himalaya'', di [[Marino Piazzolla]] ha anzitutto questo valore di espressione di un'avventura, di un viaggio dell'anima dall'ignoranza e dall'oblio alla più desta veglia; il dolore di essere uomo è ansia di metamorfosi ed anche invocazione di speranza.<ref>Da ''Il poeta italiano Marino Piazzolla'', in ''Luoghi della poesia'', traduzione di Armando Savignano, Bompiani, Milano, 2014, [https://books.google.it/books?id=2cw7BQAAQBAJ&pg=PT580 p. 580]. ISBN 8858761960</ref>
*Il [[Grecia|greco]] non ha avuto vocazione per la vita; l'ha avuta per la ragione, per la bellezza, per cose che raggiungerebbero il loro essere soltanto in un luogo che non è né la vita né la morte, ma l'immortalità. E perciò i greci scoprirono l'immortalità, che in loro ha più chiarezza e forma che in ogni altro luogo. E questa scoperta e rafforzamento rivela il loro genio positivo e creatore: provando orrore tanto per la vita quanto per la morte – ecco cos'è il pessimismo – essi scoprirono l'immortalità, una sorta di ''retromondo'', scoprirono l'''essere'', un essere che è in certo modo contrario alla vita. Tutti i popoli o culture vitalistici rifiutarono l'idea di ''essere'', e non avrebbero mai potuto scoprirla; perché l' ''essere'' è al di là della vita e della morte, come la ragione, come la pura bellezza della quale i loro marmi ci inviano il riflesso.<ref>In ''L'agonia dell'Europa'', traduzione di Claudia Razza, Marsilio, Venezia, 2009, pp. 59-60. ISBN 978-88-317-9721</ref>
*La nostra [[anima]] è attraversata da sedimenti di secoli, le radici sono più grandi dei rami che vedono la luce.<ref>Citato in [[Marcello Veneziani]], ''Imperdonabili'', Venezia, 2017, p. 468, ISBN 978-88-317-2858-4</ref>
*La violenza vuole, mentre la meraviglia non vuole nulla. A questa è perfettamente estraneo il volere; le è estraneo e perfino nemico tutto quanto non persegue il suo inestinguibile stupore estatico. E, ciò nonostante, la violenza viene a romperla e rompendola invece di distruggerla fa nascere qualcosa di nuovo, un figlio di entrambe: il pensiero, l'instancabile pensiero filosofico.<ref>Da ''Pensamiento y poesía en la vida española'', p. 54, in ''Luoghi della poesia'', traduzione di Armando Savignano, Bompiani, Milano, 2014, [https://books.google.it/books?id=2cw7BQAAQBAJ&pg=PT37 p. 37]. ISBN 8858761960</ref>