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L'Austria di Francesco Giuseppe: citazioni
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*Vi è in realtà nel popolo russo, pur con tanta sua ribellione di istinto economico, dell'indifferenza o forse solo della rassegnazione all'assolutismo del governo politico. Il popolo ha una tradizione storica di repressione politica. Dall'epoca tartara è vissuto sempre solo sotto un giogo, passando dal dominio dei Khan mussulmani a quello di [[Ivan IV di Russia|Ivan il terribile]] e poi di [[Pietro I di Russia|Pietro il Grande]], con la sua pesante e dura burocrazia nuova e poi di Biron, di [[Paolo I di Russia|Paolo I]], di Arakceiev, fino a Nicola II. Non ha potuto mai sapere che fossero veramente la libertà e la legalità. (p. 390)
 
==[[Incipit]]''L'Austria di alcuneFrancesco opereGiuseppe''==
===[[Incipit]]===
===''L'Austria di Francesco Giuseppe''===
Quando alla fine del marzo 1911, il primo Parlamento austriaco del suffragio universale morì, per decreto imperiale, il critico politico imparziale rifece la storia dei suoi quattro anni di vita, ripensò alle speranza che s'erano illuminate alla sua aurora, ne misurò i risultati reali e concluse che esso ha tradito le più belle illusioni ed ha fatto un completo fallimento. Un gran sogno di pace nazionale e di rinnovazione sociale aveva accompagnato il suo nascere. Forse nessuna riforma politica in Austria, dopo la costituzione, aveva tanto agitato e mosso il popolo e i governanti, dalle strade alle silenziose sale severe della Corte e dei ministeri, come quella del suffragio universale.
 
===Citazioni===
===''L'Italia d'oltre confine''===
*Veduto di lontano, il vecchio Impero degli Asburgo sembra veramente, ad ogni istante, sull'orlo del fallimento. Da per tutto ci sono minaccie e movimenti di battaglia. Gli ungheresi vogliono ancora liberarsi da Vienna; in Austria, i polacchi combattono per una completa autonomia; gli slavi meridionali, gli sloveni e i croati parlano di trialismo e di un nuovo regno illirico: gli czechi non hanno dimenticato il loro antico regno di Boemia. La secolare monarchia tedesca è agitata da un tremito interiore di ribellione, che sembra preparare lo sfacelo. Chi parla – da lontano – del suo avvenire non ne nasconde una visione catastrofica. Grandi avvenimenti si maturano alla morte di Francesco Giuseppe: si dice. Il problema della nuova Austria, nell'opinione corrente, non è: come sarà? – ma semplicemente: riuscirà a sopravvivere? (p. 44)
 
===[[Incipit]] di ''L'Italia d'oltre confine''===
C'è un problema che, scrutato nel fondo, compreso esattamente in tutti i suoi elementi, nel suo spirito e nella sua materialità, appare uno dei più vasti, urgenti e decisivi quesiti che attraversino gli interessi vivi dell'Italia e anche un poco dell'Europa. È il problema degli italiani d'Austria. Ma non se n'è parlato quasi mai. L'Austria ne ha imposto il divieto. La sua barriera politica ha tagliato gli sguardi che cercavano al di là ed ha chiuso in uno strano isolamento, che ha qualche cosa di innaturale e di tragico, la parte viva di un popolo, che serba anche oggi, in un contrasto storico, il cuore vasto come la sua nazione e pure deve comprimere il limite della sua vita, anche spirituale, in un breve lembo di terra che gli è ogni giorno insidiato.