Dieudonné Nzapalainga: differenze tra le versioni

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*Ho fondato con un imam e un pastore protestante la piattaforma interreligiosa per la pace, con un unico scopo: dire chiaramente a una voce che questa è una crisi militare e politica, non religiosa. Non è stato un imam a dire ai musulmani di uccidere i cristiani. Non è stato un prete a dire ai cristiani di uccidere i musulmani. Mettendoci insieme abbiamo salvato molte vite umane.
*In Occidente avete paura e pensate solo a voi stessi. Guardate l’altro come una minaccia e un pericolo. Penso ai rifugiati: è chiaro che non tutti possono venire in Europa ma c’è chi soffre e non sa dove andare per la guerra. Bisogna dargli un’alternativa. Questa è un’ottima occasione perché l’Occidente ripensi finalmente al suo modo di gestire la politica estera. Prendiamo la Libia: chi ha bombardato il paese? Queste sono le conseguenze di crisi causate da voi. La Francia ha cominciato a bombardare senza pensare alle conseguenze. Ora la gente non sa più dove andare e scappa e se voi li cacciate ne sarete responsabili. Queste cose bisognava prevederle prima di bombardare. Dovete prendervi le vostre responsabilità.
*L’AfricaL’[[Africa]] è un’enorme fonte spirituale. Qui tutti sono credenti, chi più chi meno. Ma per gli africani Dio non è morto, è vivo. Anche al cuore della crisi noi abbiamo continuato a pregare. L’Africa non ha perso la sua identità. Non esiste solo la dimensione materiale, c’è anche quella spirituale. Dio ha un posto importante nel cuore dei giovani africani, che hanno capito che la cosa più importante nella vita è la dimensione spirituale. L’Africa può far riscoprire questa verità all’Europa.
 
{{Int|Dall'intervista di ''Tempi'', 2|in ''[https://www.tempi.it/centrafrica-la-guerra-non-e-finita-lonu-non-ci-difende-ma-io-ho-speranza/ Centrafrica. «La guerra non è finita, l’Onu non ci difende, ma io ho speranza»]'', ''Tempi.it'', 11 marzo 2017}}