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==''Beati. On the road in the room''==
 
===Prefazione===
 
===Epigrafe===
'''A Lillo Gullo e Flora Graiff'''
<poem>Beati coloro che hanno
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per cibarsi di sogni.</poem> [[Alda Merini]] (p. 7)
 
=== [[CitazioniIncipit]] ===
<poem>Non bastano il letto e comodini:
diventerà stanza del sonno
solo con due angeli e un enigma.</poem>
 
===Citazioni===
*''Nelle camere colme di nuvole | dove l'indovino sgomitola sogni | il labbro morde musi di nuvola.'' (p. 18)
*''L’occhio ciclopico della pentola | non si lascia accecare | dalle zucchine della vivandiera.'' (p. 30)
*''Già calce che cuoce | nel muro ancora ribolle | un fiato di vulcano.'' (p. 34)
 
* La vocazione è domestica, in parziale urto con [[Pascal]] che riteneva l'uomo incapace di starsene tranquillo in una stanza. Senza distrazioni, filosofava il francese, l'uomo finisce presto con l'essere vinto dalla coscienza della fine. E chissà – proviamo a inforcare le sue lenti – chissà che non sia stata proprio la smania di divertissements, nell'[[Ottocento]], a spingere taluni pittori di [[Parigi]] ad uscire dall'atelier per rizzare il cavalletto en plein air, mettiamo ad Argenteuil, in mezzo ad un campo di papaveri scarlatti o su un battello ormeggiato nel bacino della Senna. E chissà – non abbiamo ancora riposto le lenti nell'astuccio – chissà che non sia stata la stessa smania, nel [[Novecento]], in [[America]], a catapultare sulla strada le menti più inquiete della Beat Generation. [...] Il poeta porta in dote la ruminazione di versi scarnificati che, tuttavia, non si negano lo sbaffo barocco di un germe d melodia, mentre l'artista fa dono del suo guardare in guisa di fotopastelli, ossia fotografie ritoccate con i pastelli, che rimemorano la grazia discreta delle pale d'altare che venerano i santi alloggiati nelle navate laterali delle basiliche cristiane. Figura e vocabolo, linguaggi affini e distinti, metafora del legame affettivo e inventivo che nella vita unisce i due autori. (da ''Poetica. Enigmi domestici'', p. 62)