Lucio D'Ambra: differenze tra le versioni

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[[File:Lucio_D'Ambra.jpg|thumb|Lucio D'Ambra]]
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'''Lucio D'Ambra''', pseudonimo di '''Renato Eduardo Manganella''' (1880 – 1939), accademico d'Italia, scrittore, autore drammatico, giornalista e regista italiano.
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==[[Incipit]] di alcune opere==
===''Il "Damo viennese"''===
Noi prestiamo a tutti gli uomini quella profondità d'ideali e quella gravità di preoccupazioni morali che sono in realtà, e per fortuna, solamente l'appannaggio di alcuni rari e privilegiati esemplari d'umanità sedicente superiore. Noi crediamo che la maggior parte degli uomini d'una certa levatura intellettuale che incontriamo per via, al caffè, al teatro, non vadano a dormire senza essersi proposta, ogni sera, una lunga fila di punti interrogativi d'ordine sociale, religioso, morale, politico o sentimentale.
 
===''Il miraggio''===
Seduto su un'ampia poltrona di cuoio a lato del suggeritore, col gomito poggiato sul bracciuolo di legno e la bella testa bruna sorretta dalla mano, giocherellando col bastone tenuto dalla sinistra, Giuliano Farnese assisteva faticosamente alla prova che procedeva senza inciampi, senza interruzioni, monotona, eterna, disilludente. Il palcoscenico era rischiarato da qualche raggio di sole che, filtrando a traverso il lucernario del teatro, indorava il pulviscolo ondeggiante su le lunghe file di poltrone ricoperte di velluto celeste, batteva e si rifrangeva su i lumi metallici della ribalta.
 
===''Il romanzo di Abbazia''===
Davanti ad Abbazia stesa ridente nel sole mattutino, due colpi ai vetri nella finestra del primo piano:<br>– Ci sei?<br>– Ci sono<br>– ''Tu m'aimes?''<br>– ''Je t'adore''.<br>Nello spiazzo sotto le finestre la bionda ungherese apre larghe le braccia, come un bianco gabbiano del golfo che spalanchi le ali. E il giovane Arciduca, pantalone nero, tunica candida ad alamari dorati, appare in piedi sul davanzale della finestra:<br>– Sei bella così, vestita di luce, o ambasciatrice del sole. E non ho pazienza, per raggiungerti, di fare le scale. Prendimi. Volo a te per le vie dell'aria. Hop là!
 
===''Il trampolino per le stelle''===
====''Il trampolino per le stelle''====
In un qualunque tempo, in un paese qualunque, poichè Pierrot è sempre Pierrot, maschera e uomo, poeta e fanciullo. Egli stesso lo ha detto: «Io dico sempre la stessa cosa, perchè è sempre la stessa cosa; e se non fosse sempre la stessa cosa io non direi sempre la stessa cosa».
 
====''Il Bacio di Cirano''====
La Collina Verde. Il bianco convento nascosto lassù, in vetta al colle, fra querce ed abeti, che è la mèta d'ogni passeggiata mattutina di Grazia.
 
====''La Duchessa delle Nebbie''====
''' Il poeta''': Senti? Piove ancora... È tutto il giorno che piove e noi le abbiamo sentite venir giù, tutto il giorno, io e te, la pioggia e la malinconia...
 
====''Storia della Dama dal ventaglio bianco''====
Non c'era al mondo ventaglio più bianco e più grande di quello di Madama Lu...
 
===''La Commedia a Pontassieve''===
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==Bibliografia==
*Lucio D'Ambra, ''Il romanzo di Abbazia'', A. Mondadori, Milano 1937.
*Lucio D'Ambra, ''[https://www.gutenberg.org/files/53471/53471-h/53471-h.htm Il "Damo viennese"]'', Cappelli editore.
*Lucio D'Ambra, ''[https://www.gutenberg.org/files/53303/53303-h/53303-h.htm Il miraggio]'', Casa editrice nazionale.
*Lucio D'Ambra, ''[https://www.gutenberg.org/files/52744/52744-h/52744-h.htm Il trampolino per le stelle]'', Cappelli editore.
*Lucio D'Ambra, ''La Commedia a Pontassieve'', Edizioni dei Dieci, Sapientia – Roma, 1928.