André Breton: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Voci correlate |
+citazione, ref |
||
Riga 2:
'''André Breton''' (1898 – 1966), scrittore francese.
==Citazioni di André Breton==
*Il meraviglioso è sempre bello, anzi, solo il meraviglioso è bello. (dal ''Manifesto del surrealismo'')▼
*È forse con [[Salvador Dalí|Dalí]] che per la prima volta sono state spalancate le finestre della mente.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro dell'arte'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 312. ISBN 9788858018330</ref>
*L'[[amore]], è sempre davanti di voi. Amate! (da ''Le Surréalisme et la Peinture'')▼
▲*Il meraviglioso è sempre bello, anzi, solo il meraviglioso è bello.
*L'[[astrologia]], secondo me, è una grande signora, molto bella e venuta così da lontano che non posso fare a meno di sottomettermi al suo fascino. (da ''Astrologie moderne'' n. 12, 1954)▼
*L'ispirazione poetica, in [[Conte di Lautréamont|Lautréamont]], si offre come il prodotto della rottura tra il buon senso e l'immaginazione, rottura consumata per lo più a favore di quest'ultima e ottenuta grazie a un'accelerazione volontaria, vertiginosa dell'elocuzione. (dall'introduzione a ''Lautréamont/Ducasse Opere Complete'', Corti, 1953)▼
▲*L'[[astrologia]], secondo me, è una grande signora, molto bella e venuta così da lontano che non posso fare a meno di sottomettermi al suo fascino.
*La [[bellezza]] sarà convulsiva o non sarà. (da ''Nadja'')▼
▲*L'ispirazione poetica, in [[Conte di Lautréamont|Lautréamont]], si offre come il prodotto della rottura tra il buon senso e l'immaginazione, rottura consumata per lo più a favore di quest'ultima e ottenuta grazie a un'accelerazione volontaria, vertiginosa dell'elocuzione.
*Laddove la dialettica [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|hegeliana]] non funziona, per me non c'è né pensiero né speranza di verità. (da ''Entretiens'', Gallimard, Parigi, 1952, p. 152)▼
*Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove. (dal ''Manifesto del surrealismo'')▼
▲*Laddove la dialettica [[Georg Wilhelm Friedrich Hegel|hegeliana]] non funziona, per me non c'è né pensiero né speranza di verità.
*{{NDR|Su [[Georges Bataille]]}} Mi diverte del resto pensare che non si possa uscire dal [[surrealismo]] senza incappare in Bataille, tanto è vero che il disgusto per il rigore non può tradursi se non in una nuova sottomissione al rigore.<br />Con Bataille, niente che non si sappia a memoria; assistiamo a un ritorno offensivo del vecchio materialismo antidialettico che tenta, questa volta, di farsi gratuitamente largo attraverso [[Sigmund Freud|Freud]]...<br />Il caso di Bataille presenta questo aspetto paradossale, e per lui imbarazzante, che la sua fobia dell' "idea", dal momento in cui si propone di comunicarla, non può che prendere piega ideologica...<br />Lui che nelle ore del giorno, percorre antichi e talvolta allettanti manoscritti con caute dita di bibliotecario (com'è noto esercita questa professione alla [[Bliotèque Nationale]]) si pasce la notte delle immondizie di cui, a propria immagine, vorrebbe vederli pieni... (tratto da ''L'azzurro del cielo'' di Georges Bataille, Einaudi, 2008, p. 148 e ripreso a sua volta da ''Manifestes du Surréalisme'' di André Breton, trad. it. L. Magrini ''Manifesti del Surrealismo'', Einaudi, 1966 e 1987)▼
▲*Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
*Non serve a niente essere vivi, se bisogna lavorare. (da ''Nadja'')▼
▲*{{NDR|Su [[Georges Bataille]]}} Mi diverte del resto pensare che non si possa uscire dal [[surrealismo]] senza incappare in Bataille, tanto è vero che il disgusto per il rigore non può tradursi se non in una nuova sottomissione al rigore.<br />Con Bataille, niente che non si sappia a memoria; assistiamo a un ritorno offensivo del vecchio materialismo antidialettico che tenta, questa volta, di farsi gratuitamente largo attraverso [[Sigmund Freud|Freud]]...<br />Il caso di Bataille presenta questo aspetto paradossale, e per lui imbarazzante, che la sua fobia dell' "idea", dal momento in cui si propone di comunicarla, non può che prendere piega ideologica...<br />Lui che nelle ore del giorno, percorre antichi e talvolta allettanti manoscritti con caute dita di bibliotecario (com'è noto esercita questa professione alla [[Bliotèque Nationale]]) si pasce la notte delle immondizie di cui, a propria immagine, vorrebbe vederli pieni...
*{{NDR|A proposito di ''[[I Canti di Maldoror]]''}} Quest'opera è apocalisse definitiva: tutto ciò che, nel corso dei secoli, si penserà e s'intraprenderà di più audace è qui formulato in anticipo, nella sua magica legge. (dall'introduzione di ''Lautréamont/Ducasse Opere Complete'', Corti, 1953)▼
▲*{{NDR|A proposito di ''[[I Canti di Maldoror]]''}} Quest'opera è apocalisse definitiva: tutto ciò che, nel corso dei secoli, si penserà e s'intraprenderà di più audace è qui formulato in anticipo, nella sua magica legge.
==[[Incipit]] del ''Manifesto del surrealismo''==
Tanto va la fede alla vita (alla vita ''reale'', s'intende, con ciò che essa ha di più precario), che alla fine questa fede si perde.<br>
{{NDR|citato in [[Fruttero & Lucentini]], ''Íncipit'', Mondadori, 1993}}
==Note==
<references />
==Voci correlate==
Line 21 ⟶ 26:
==Altri progetti==
{{interprogetto
[[Categoria:Scrittori francesi|Breton, André]]
|