Georges Ivanovič Gurdjieff: differenze tra le versioni

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==[[Incipit]] de ''Il nunzio del bene venturo''==
Ispirato come sono dalla profonda convinzione, sorta da una lunga serie di delucidazioni e deduzioni sperimentali, che se un uomo desidera sinceramente e seriamente, e non per mera curiosità, ottenere la conoscenza della via che porta all'Essere Reale, e se esegue a questo fine tutto ciò che gli è richiesto e comincia di fatto, tra le altre cose, ad aiutare gli altri indirettamente, e sin dal primo passo, a ottenere lo stesso risultato, grazie a questa semplice azione diventerà, per così dire, il terreno adatto per la formazione dei dati reali che contribuiscono alla manifestazione del Bene oggettivo e reale; e animato come sono dall'intenzione generale di giungere infine, attraverso i miei argomenti letterari e le mie dimostrazioni pubbliche, che mi propongo per un prossimo futuro di delucidazioni sperimentali, a inculcare nella coscienza dei miei contemporanei quei fattori di "iniziativa psichica" che, secondo l'opinione mia e di ogni uomo capace di una semplice e imparziale meditazione, dovrebbero inevitabilmente agire come principi guida nella coscienza di tutte le creature che hanno la presunzione di definirsi "a immagine e somiglianza di Dio", quei fattori di "iniziativa", cioè, che dovrebbero di certo includere il fattore che induce l'uomo sia ad agire istintivamente sia a comprendere chiaramente, riflettendo, l'obbligo morale di aiutare il prossimo, mi sono ora deciso a vendere e diffondere [...]
 
==Incontri con uomini straordinari==
*"Per me, non v'è alcun dubbio: fra tutte le cause delle anomalie esistenti nella civiltà contemporanea, la più evidente, quella che occupa il posto predominante, è proprio questa letteratura giornalistica, per l'azione demoralizzante e perniciosa che esercita sullo psichismo degli uomini." [...] Così finiva il discorso del vecchio letterato persiano. (da ''Introduzione'', p. 57)
*Mentre sto per riprendere questi testi al fine di dare loro una forma accessibile a tutti, mi viene l'idea di seguire nel mio lavoro il saggio consiglio spesso ricordato del nostro grande Mullah Nassr Eddin: ''Sforzati sempre e in tutto di ottenere allo stesso tempo l'utile per gli altri e il gradevole per te.'' (da ''Introduzione'', p. 58)
*La sua storia mi commosse molto. Desideravo con tutto il cuore aiutarla. Perciò le parlai a mia volta di un fenomeno straordinario di cui ero stato testimone per caso l'anno precedente e che si riferiva anch'esso alla [[musica]]. Le raccontai nei minimi particolari come, grazie a una lettera di raccomandazione di un uomo di grande valore, Evlissi, che mi era stato maestro durante la mia infanzia, ero stato accolto presso degli [[esseni]], per la maggior parte israeliti, che, per mezzo della musica e di antichi canti ebraici, avevano fatto crescere delle piante nel giro di mezz'ora. (da ''Il principe Yuri Lubovedsky'', Vitiviskaia, p. 181)
*Tutti nel monastero conoscono l'alfabeto di queste pose, e la sera, quando le sacerdotesse danzano nella grande sala del tempio, secondo il rituale proprio di quel giorno, i monaci leggono nelle pose da esse assunte delle verità che gli uomini vi hanno inserito alcune migliaia di anni fa. Queste [[danza|danze]] adempiono a una funzione analoga a quella dei nostri libri. Come noi oggi facciamo sulla carta, così una volta certe informazioni relative ad avvenimenti trascorsi da molto tempo, furono registrate in queste danze e tramandate di secolo in secolo agli uomini di generazioni future. Queste danze furono chiamate danze sacre. (da ''Il principe Yuri Lubovedsky'', Solovëv, p. 217)
==Bibliografia==