Sergio Mattarella: differenze tra le versioni

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*La Repubblica ha l'obiettivo di colmare le fratture che si aprono nella società. Chi detesta la [[democrazia]], invece, vuole che le fratture si allarghino, che diventino conflitti insanabili, che seminino paure e rancore; che la Costituzione divenga irrealizzabile.<ref name="Massimo">Dall'''[https://www.quirinale.it/elementi/29889 Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di intitolazione dell’Aula XIII a vent’anni dall’assassinio di Massimo D’Antona]''. Roma, 20 maggio 2019.</ref>
*Il [[terrorismo]] è stato sconfitto grazie all’unità del nostro Paese, dei suoi soggetti politici, delle sue forze intellettuali, del mondo del lavoro. Le minacce alla democrazia cambiano, e così i rischi per la convivenza. In un Paese democratico, qual è il nostro, si deve costantemente rammentare che vi è un patrimonio di valori e di istituzioni che va sempre difeso insieme.<ref name="Massimo"/>
*"''Noi soldati polacchi, per la nostra e vostra libertà, abbiamo dato l’anima a Dio, i corpi al suolo d’Italia e i cuori alla Polonia''"<ref>Frase incisa sulla stele del Sacrario di [[Montecassino]].</ref>. In questa frase - carica di significati - è racchiuso il nucleo dell’amicizia che lega Polonia e Italia, un’amicizia nutrita da contatti culturali intensi, da sensibilità comuni, da una condivisa, e spesso sofferta, aspirazione alla libertà, sin dalla partecipazione alla [[Giovine Europa]] di [[Giuseppe Mazzini|Mazzini]] e alle guerre di indipendenza. Gli italiani che sacrificarono la loro vita nella "[[Rivolta di gennaio]]", guidati da [[Francesco Nullo]], erano condotti dallo stesso spirito che animava i coraggiosi soldati polacchi, agli ordini del [[Generale Anders]], il cui ricordo è costantemente vivo e radicato. Coloro che qui combatterono e caddero, lo fecero per liberare l'Italia dal [[nazifascismo]], e per rendere possibile la nascita di una nuova Europa, i cui popoli, abbattute le ultime barriere che troppo a lungo hanno diviso il nostro Continente, potessero sentirsi uniti. Come oggi possono dirsi, in un'Europa finalmente libera dal giogo della [[dittatura]] e del [[guerra|conflitto]]. Un'Europa della [[libertà]] contrapposta a quell'Europa della prevaricazione e degli orrori di cui furono testimoni, tra gli altri, due straordinarie personalità che quest’anno ricordiamo, nel centenario della loro nascita, [[Gustaw Herling]] e [[Primo Levi]].</ref>
 
==Citazioni su Sergio Mattarella==