Franklin Delano Roosevelt: differenze tra le versioni
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==Citazioni di Franklin Delano Roosevelt==
*Abbiamo sempre saputo che l'incurante tornaconto personale non è etico; ora sappiamo che nuoce all'economia.
*Avevano cominciato a considerare il governo degli Usa come una mera appendice dei loro affari. Ora sappiamo che il governo esercitato dalla finanza organizzata è altrettanto pericoloso del governo della malavita organizzata.
*{{NDR|[[Ultime parole famose]]}} È altamente improbabile che un [[aeroplano]], o una flotta di essi, possa mai affondare una flotta della Marina [Militare] in assetto da battaglia.
:''It is highly unlikely that an airplane, or a fleet of them, could ever sink a fleet of Navy vessels under battle conditions.''
*Fai quello che puoi con quello che hai nel posto in cui sei.
*In questo 10 giugno, la mano che teneva il pugnale l'ha affondato nella schiena del suo vicino.
*La Conferenza di Crimea è stata un momento di svolta nella nostra storia e perciò nella storia del mondo. Presto al Senato degli Stati Uniti e al popolo americano sarà presentata una grande decisione che determinerà il destino degli Stati Uniti, e del mondo, per generazioni a venire [...]. Venticinque anni fa i combattenti americani attesero che gli statisti del mondo completassero il lavoro per quella pace per cui essi avevano combattuto sofferto. Fallirono, mancammo entrambi gli obiettivi. Non possiamo sbagliare ancora e sperare che il mondo possa ancora sopravvivere. La Conferenza di Crimea [...] dovrebbe segnare la fine del sistema delle iniziative unilaterali, delle alleanze esclusive, delle sfere di influenza, della ''balance of power'', e di tutti gli altri espedienti che per secoli sono stati provati e sempre hanno fatto fallimento. A tutti questi sistemi ci proponiamo di sostituire un'organizzazione universale alla quale possono aderire tutte le nazioni amanti della pace nel mondo.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. {{small|Dal 1918 ai giorni nostri}}'', Editori Laterza, Roma, 2008, pag. 545. ISBN 978-88-420-8734-2</ref>▼
*La prova del nostro progresso non è quella di accrescere la ricchezza di chi ha tanto, ma di dare abbastanza a chi ha troppo poco. ▼
:''The test of our progress is not whether we add more to the abundance of those who have much; it is whether we provide enough for those who have too little.''<ref>{{en}} Dal discorso inaugurale del proprio secondo mandato, 20 gennaio 1937; riportato in ''[http://www.presidency.ucsb.edu/ws/index.php?pid=15349 Presidency.ucsb.edu]''.</ref>▼
*La sconfitta della [[Germania]] significa la sconfitta del [[Giappone]], probabilmente senza sparare un colpo o perdere una vita.
:''Defeat of Germany means defeat of Japan, probably without firing a shot or losing a life.''<ref>{{en}} Citato in [[Winston Churchill]], ''The Hinge of Fate'', New York, Bantam Books, 1962, p. 386</ref>
*Più che una fine della [[guerra]], vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre (messaggio radiofonico alla nazione per il Jefferson Day, 13 aprile 1945)▼
*{{NDR|A un giornalista che gli chiedeva quale fosse la sua filosofia politica}} Sono un cristiano e un democratico – ecco tutto. (citato in Frances Perkins, ''The Roosevelt I Knew'', Harper Colophon Books)▼
*Quindi, prima di tutto, lasciatemi esprimere la mia ferma convinzione che l'unica cosa di cui dobbiamo avere [[paura]] è la paura stessa. ▼
:''So, first of all, let me assert my firm belief that the only thing we have to fear is fear itself''. (dal ''[http://historymatters.gmu.edu/d/5057/ First Inaugural Address]'' per il ''New Deal''<!--discorso inaugurale del proprio mandato-->, 4 marzo 1933)▼
*Nessuna impresa che dipenda, per il suo successo, dal pagare i suoi lavoratori meno di quanto serva loro per vivere ha diritto di sopravvivere in questo Paese.
:''No business which depends for existence on paying less than living wages to its workers has any right to continue in this country''.
▲*Più che una fine della [[guerra]], vogliamo una fine dei principi di tutte le guerre
▲*In questo 10 giugno, la mano che teneva il pugnale l'ha affondato nella schiena del suo vicino. (commentando la dichiarazione di guerra dell'Italia contro Gran Bretagna e Francia, Washington 10 giugno 1940; citato in [http://www.storiaxxisecolo.it/secondaguerra/sgmcampagnafrancia.htm storiaxxisecolo.it])
▲*Quindi, prima di tutto, lasciatemi esprimere la mia ferma convinzione che l'unica cosa di cui dobbiamo avere [[paura]] è la paura stessa.
▲*Fai quello che puoi con quello che hai nel posto in cui sei. (citato nel programma televisivo ''Che tempo che fa'', RaiTre, 8 gennaio 2011 e in [[Luciana Littizzetto]], ''I dolori del giovane Walter'', Mondadori, 2010)
▲:''So, first of all, let me assert my firm belief that the only thing we have to fear is fear itself''.
▲*La prova del nostro progresso non è quella di accrescere la ricchezza di chi ha tanto, ma di dare abbastanza a chi ha troppo poco.
▲:''The test of our progress is not whether we add more to the abundance of those who have much; it is whether we provide enough for those who have too little.''<ref>{{en}} Dal discorso inaugurale del proprio secondo mandato, 20 gennaio 1937; riportato in ''[http://www.presidency.ucsb.edu/ws/index.php?pid=15349 Presidency.ucsb.edu]''.</ref>
*Se [[Joseph P. Kennedy|Joe Kennedy]] fosse al potere, ci darebbe una forma di governo [[fascismo|fascista]]. Organizzerebbe un piccolo ma potente comitato presieduto da sé stesso con cui guidare il paese senza far troppo caso al Congresso.<ref>Citato in Edward Klein, ''La maledizione dei Kennedy'', Milano, Mondadori, 2007, p. 132. ISBN 978-88-04-53311-5</ref>
▲*{{NDR|A un giornalista che gli chiedeva quale fosse la sua filosofia politica}} Sono un cristiano e un democratico – ecco tutto.
▲*La Conferenza di Crimea è stata un momento di svolta nella nostra storia e perciò nella storia del mondo. Presto al Senato degli Stati Uniti e al popolo americano sarà presentata una grande decisione che determinerà il destino degli Stati Uniti, e del mondo, per generazioni a venire [...]. Venticinque anni fa i combattenti americani attesero che gli statisti del mondo completassero il lavoro per quella pace per cui essi avevano combattuto sofferto. Fallirono, mancammo entrambi gli obiettivi. Non possiamo sbagliare ancora e sperare che il mondo possa ancora sopravvivere. La Conferenza di Crimea [...] dovrebbe segnare la fine del sistema delle iniziative unilaterali, delle alleanze esclusive, delle sfere di influenza, della ''balance of power'', e di tutti gli altri espedienti che per secoli sono stati provati e sempre hanno fatto fallimento. A tutti questi sistemi ci proponiamo di sostituire un'organizzazione universale alla quale possono aderire tutte le nazioni amanti della pace nel mondo.<ref>Citato in Ennio Di Nolfo, ''Storia delle relazioni internazionali. {{small|Dal 1918 ai giorni nostri}}'', Editori Laterza, Roma, 2008, pag. 545. ISBN 978-88-420-8734-2</ref>
==Citazioni su Franklin D. Roosevelt==
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