Plutarco: differenze tra le versioni

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*Se è vero che chi gioca a palla impara contemporaneamente a lanciarla e a riceverla, nell'uso della [[parola]] invece il saperla accogliere bene precede il [[parlare|pronunciarla]]. (da ''Moralia'', II)
*Si narra che il tiranno [[Dionisio I di Siracusa|Dionisio]], udendo un giorno il suono di una cetra di un suonatore, promise di donargli un talento. Ma il giorno successivo il suonatore, ricordandogli la promessa, ebbe tale risposta: ''ieri mi donasti piacere col suonare e io te ne diedi con lo sperare, così, nell'atto del dilettarmi, ricevesti la tua ricompensa che fu la speranza.'' (334a)
*La maggior parte delle persone immagina che la filosofia consista nel dibattere dall'alto di una cattedra e nel fare corsi su alcuni testi. Ciò che tuttavia sfugge, a persone del genere, è la filosofia che si vede esercitata nelle opere e nelle azioni di ogni giorno. Socrate non faceva disporre sedili per gli uditori, non si sedeva in una cattedra professorale, non aveva un orario fisso per discutere o passeggiare con i suoi discepoli. Ma scherzando con loro, bevendo o andando alla guerra o in piazza, e alla fine andando in prigione e bevendo il veleno, egli ha fatto filosofia. E' stato il primo a dimostrare che, con ogni tempo e in ogni luogo, in tutto ciò che ci accade e in tutto ciò che facciamo, la vita quotidiana dà la possibilità di filosofare. (da ''Moralia'', X)
 
=== ''De tranquillitate animi'' ===