Michel Foucault: differenze tra le versioni

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*Nei periodi ellenistico e imperiale, il concetto socratico del «prendersi cura di sé» divenne un tema filosofico comune, universale. La «cura di sé» fu accettata da Epicuro e dai suoi seguaci. dai cinici, dagli stoici come Seneca, Gaio Musonio Rufo, Galeno. i pitagorici si interessarono molto al concetto di una vita ordinata e comunitaria. La cura di sé non costituiva una raccomandazione astratta, ma una attività ampiamente diffusa, una rete di obblighi e servigi resi alla propria anima.<ref>Da ''Tecnologie del sé. Un seminario con Michel Foucault'', a cura di Luther H. Martin, Huck Gutman, Patrick H. Hutton, traduzione di Saverio Marchignoli, Boringhieri, Torino, 1992, p. 23.</ref>
*Non chiediamoci... perché certe persone vogliono dominare... Chiediamoci, invece, come funzionano le cose a livello... dei processi, che assoggettano i nostri corpi, governano i nostri gesti, dettano i nostri comportamenti.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 275. ISBN 9788858015827</ref>
*Ogni cosa doveva essere raccondata... il sesso è stato... scandagliato, scovato.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 303. ISBN 9788858015827</ref>
*Saranno i [[Giornale|giornali]], a riprendere nella loro cronaca quotidiana il grigiore senza epopea dei delitti e delle punizioni. La spartizione è fatta, che il popolo si spogli dell'antico orgoglio dei suoi crimini; i grandi assassini sono divenuti gioco silenzioso dei saggi.<ref>Da ''Sorvegliare e punire''.</ref>
*Se si vuole analizzare la genealogia del soggetto nella civilizzazione occidentale, si deve tenere conto non soltanto delle tecniche di dominio, ma anche delle tecniche del sé.<ref>Citato in AA.VV., ''Il libro della sociologia'', traduzione di Martina Dominici, Gribaudo, 2018, p. 276. ISBN 9788858015827</ref>